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martedì 26 febbraio 2008

Pannella: "L'attacco di Famiglia Cristiana dolorosamente ci inorgoglisce"


L'attacco all'intesa tra Pd e Radicali, dice Marco Pannella dopo l'affondo di 'Famiglia Cristiana' e l'offensiva del mondo cattolici, ''dolorosamente ci inorgoglisce''. Il leader radicale chiede poi alle ''massime autorità dello Stato'' di dire se queste posizioni non siano ''una realta' che si manifesta come pretesa totalizzante e totalitaria''. Pannella sottolinea che ''i Radicali italiani sono meno di 2.000 hanno un solo eletto in un municipio romano su oltre 350.000 eletti che gli altri partiti cumulano in Italia".

I 9 radicali che potrebbero essere nominati fra i quasi 1.000 che contano Senato e Camera - aggiunge - dovrebbero a quel che sentiamo essere sottoposti a vincoli di mandato non proprio costituzionali e legittimi. Contro questi Radicali si scatenano in poche ore 'Famiglia Cristiana', la stampa vaticana, il Pontefice e cardinali in tutti i tg, criminalizzando le idee favorevoli all'eutanasia di Luca Coscioni, di Pier Giorgio Welby e di Umberto Veronesi''.

''Vorrei rispettosamente ma pubblicamente sperare - e' l'invito di Pannella - che le massime autorita' della Repubblica ci dicano se non ci si trova dinanzi ad una realta' che si manifesta come a pretesa totalizzante, totalitaria. Siamo considerati e trattati come metastasi del tumore che minaccerebbe la vita non solo del nostro Paese ma ovunque nel mondo''.

''Solo questo e' un bilancio che dolorosamente ci inorgoglisce, perche' - osserva Pannella - ci si tenta di eliminare ormai anche fisicamente come immagine, in attesa di una piu' completa opera di disinfezione sociale. La nostra non violenza laica in realta' rappresenta la sola alternativa ad un potere impotente che per tranquillizzarsi illusoriamente ritiene possibile e necessario dominare abolendo il diritto del nostro popolo a conoscere per deliberare, a non essere unicamente costretto a ratificare le nomine istituzionali come correzione della Costituzione e della democrazia.

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )