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giovedì 7 febbraio 2008

Lettera di Domenico Letizia alla Corte suprema dell’Afghanistan

Alla Corte suprema dell’Afghanistan,

Veniamo informati che in questo mese di gennaio in Afghanistan è stata decretata la condanna a morte per il giovane giornalista Parwiz Kambakhsh. Secondo il procuratore generale della città di Mazar-e-Cherif, Parwiz Kambakhsh “è un marxista attivo che ha propagandato le sue opinioni presso i suoi colleghi.”

Come è noto, i vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni in Italia hanno promosso e sostenuto la partecipazione del nostro paese alla Missione delle Nazioni Unite in Afghanistan. Per giustificare questa partecipazione, i vari governi hanno affermato che la Missione aveva ed ha funzione di portare la democrazia in Afghanistan. Veniamo invece a sapere che questa Missione sostiene il governo di un paese dove basta esprimere le proprie opinioni ai colleghi per essere condannati a morte.

Ricordiamo che i vari nostri governi spendono, per questa Missione, risorse economiche ingenti, che vengono tolte al nostro paese, mentre una parte crescente della popolazione italiana vive in una condizione sempre più difficile, per l’abbassamento dei salari, per l’aumento dei prezzi, per il degrado dei servizi pubblici, per l’inquinamento ambientale, tutti problemi nei confronti dei quali i nostri governi, così preoccupati della democrazia in Afghanistan, manifestano profondo disinteresse.
con questo documento, condanniamo la sentenza contro Parwiz Kambakhsh come attacco alla libertà di pensiero, ed esigiamo la sua liberazione. Consideriamo la mancanza di intervento e di informazione sul caso da parte degli organi preposti complicità con chi attenta alla libertà di opinione in un modo che, per quanto riguarda la memoria del nostro popolo, risale indietro nei secoli ai tempi in cui la Chiesa Cattolica minacciava di morte Galileo Galilei e Tommaso Campanella, e uccise Giordano Bruno, e con lui tanti altri.

Letizia Domenico

Per inviare documenti di protesta alla corte suprema afgana scrivere a: aquddus@supremecourt.gov.af

2 commenti:

Anonimo ha detto...

davvero inconcepibile i inaccettabile condannare a morte un uomo per aver espresso delle semplici idee... quando senti la notizia al tg un po di tempo fa davvero ebbi uno scatto di nervi... inaccettabile semplicemente INACCETTABILE... volevano civilizzarsi gli afghani??? e per fortuna che non c'è saddam... a questo punto dovrebbe interventire l'onu...Tutti i membri della corte suprema dell'Aghanistan che condannato il giovane giornalista Parwiz Kambakhsh meriterebbe la condanna a morte.. ma io sono contrario a fare giustizia in questo modo... qualsiasi sia lo sbaglio o il reato compiuto da una persona ... la morte nn è la PENA GIUSTA!!! ribadiamo insieme un NO ALLA PENA DI MORTE ... soprattutto a chi poi esprime semplicemente dei pensieri....


PS: Domenico come ogni volta mi trovo d'accordo con te... ah e tornando all'argomento di questi giorni ...anche io non voterò... entrerò in cabina elettorale e farò un bel disegno sulla scheda ahahahah... nelle prossime settimane mi organizzero per stampare dei fogli con scritto su NON VOTARE e li mettero un po per tutta san nicola... sperando di sensibilizzare qualcuno :D.... ciao e alla prossima.

Domenico Letizia ha detto...

mi rendo conto davide,
ti riingrazio delle visite,
alla prossima cmq spero che non ti sia spaventato alla visita di davide e me sui carri in giro per la città
scherzo....ciao

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )