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sabato 16 febbraio 2008

Pannella 100% vado al massimo


Il “caso Napoli” sull’aborto continua ad alimentare polemiche e veleni: così, l’annunciato faccia a faccia sull’argomento tra il leader radicale Marco Pannella e il direttore de Il Foglio Giuliano Ferrara si è risolto nel giro di 20 minuti.
Appuntamento alla tra-smissione tv Unomattina, diventata teatro di un colorito fuori programma con grida e improperi di Pannella contro l’inventore della lista “Pro-life”, reo di aver chiesto di sostituire al confronto due finestre, una per sé e una per il leader radicale, nelle quale ognuno potesse sostenere le proprie posizioni senza contraddittorio.
Pannella non ha acconsentino a discutere di aborto in un teatro.
Sul caso di Silvana, la donna al centro dell’intervento della polizia nel Policlinico di Napoli subito dopo l’in-terruzione di gravidanza, il Garante della Privacy ha annunciato di aver dato il via ad accertamenti. In un comunicato il Garante ha spiegato di aver chiesto alla questura di Napoli, alla procura e all’azienda ospedaliera “circostanziate notizie e informazioni”, allo scopo di “valutare gli eventuali profili di propria competenza riguardo al rispetto dei diritti della persona interessata”.
Anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini è intervenuto. La legge 194 «non va modificata, perché rappresenta il massimo punto di equilibrio e compromesso possibile, tuttavia va applicata in tutte le sue parti», ha dichiarato l’esponente centrista. Tuttavia, ha aggiunto, «contesto l’idea di Berlusconi e di Veltroni di lasciare fuori dalla campagna elettorale i temi eticamente sensibili, ma posso capire che poiché all’interno dei loro partiti ci sono posizioni sono molto diverse non faccia comodo parlarne. Io credo però che dei temi eticamente sensibili bisogna parlare». «È una strumentalizzazione che non ha né capo né coda - ha dichiarato invece Antonio Di Pietro - il voler introdurre nella campagna elettorale un tema, come quello dell’aborto, che non dovrebbe far parte dei punti di revisione di un programma di governo, visto che si tratta di un diritto acquisito».

''Personalmente mi ritengo contrario ad un'alleanza tra Radicali e Pd, e spero che il partito dei Radicali non sparisca perchè come ha dichiarato Pannella i Radicali difficilmente arriveràno al 4%. Con la scomparsa del Partito Radicale si perde un pezzo di cultura della nostra società. Questo non cambia le mie idee sul non voto.''
Domenico Letizia

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )