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venerdì 1 febbraio 2008

L'importanza dell'astensionismo e le cause


L'analisi delle cause all'origine di un diverso grado di astensionismo deve innanzitutto distinguere tra situazioni sociali normali e situazioni di crisi. Le crisi inaspriscono i conflitti politici, stimolando così la partecipazione, che invece tende a diminuire nei periodi di prosperità. Bisogna inoltre ricercare le cause in tre altre direzioni: la struttura del sistema politico, la qualità e di conseguenza la legittimità delle istituzioni politiche e dei politici, il grado di sviluppo della società.

In Svizzera, l'astensionismo è spesso fortemente condizionato dal sistema istituzionale, che moltiplica le possibilità e i livelli di partecipazione fino a fare perdere significato al singolo scrutinio. È inoltre espressione della stabilità sia del sistema politico, sia del sistema sociale ed economico, benché negli ultimi tempi sia cresciuta la domanda di una riforma. La democrazia diretta, il sistema proporzionale e gli automatismi distributivi della democrazia consociativa impongono per di più compromessi politici dall'esito livellatore e demotivante. Cause meno remote del rafforzamento del livello di astensionismo sono da individuare nelle mutate abitudini di vita, nel maggiore individualismo, ma anche nella crescente complessità di molti oggetti sottoposti a votazione. L'estensione del diritto di voto e di eleggibilità alle donne (1971), agli Svizzeri all'estero (1975) e ai diciottenni e diciannovenni (1991) non ha avuto nessun effetto sulla partecipazione elettorale. In generale l'astensionismo è maggiormente diffuso tra giovani, donne, persone a reddito basso o poco istruite e tra cittadini della Svizzera franc. e it. Inoltre, la formazione della volontà politica è sempre più dipendente dalle formule propagandistiche diffuse attraverso i media, dai gruppi di interesse parlamentari e dai partiti.

È difficile valutare le conseguenze dell'astensionismo: sul versante positivo ha portato alla diminuzione dell'intensità dei conflitti politici, dei contrasti tra gruppi sociali e regioni; in parallelo ha favorito una migliore disponibilità alla concertazione e alla comprensione reciproca. Questi elementi sono importanti in un piccolo Paese dove le consultazioni popolari sono molto frequenti. Secondo le statistiche un tasso di partecipazione al voto del 35% è già sufficiente per ottenere risultati rappresentativi; l'esempio del cant. Sciaffusa, dove sussiste il voto obbligatorio, mostra che gli effetti sulla percentuale di astensionismo sono di regola scarsi. Nella maggior parte dei casi l'astensionismo non pregiudica l'equilibrio degli interessi, che viene ricercato già prima della votazione; in altri, invece, l'astensionismo potrebbe avere conseguenze su un sistema pluripartitico a base proporzionale, organizzato in piccoli distr. elettorali, dove bastano pochi voti per decidere un mandato e avvantaggiare i partiti che sono in grado di mobilitare il loro seguito.

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )