Bil'in:
A Bil'in, il cielo ci era favorevole. La 153a manifestazione consecutiva del venerdì ha marciato dal centro del villaggio sotto un cielo blu ed un po' più caldo del solito. Quando ci siamo avvicinati alla collina su cui sorge il cancello del muro della separazione, abbiamo trovato il filo spinato di sempre a sbarrarci la strada, ed abbiamo udito il solito avvertimento dei militari che tutta l'area era zona militare chiusa, ed anche le solite minacce se solo avessimo provato a superare il filo spinato. Tuttavia, un inatteso mutamento della direzione del vento da est, ha impedito alle forze di Stato l'uso dei gas.
Infatti dopo il lancio di alcune bombolette di gas lacrimogeno, hanno desistito, dato che il vento glielo riportava contro. Hanno provato con le bombe assordanti, ma ormai ci siamo abituati ad esse, con la sola precauzione di allontanarsi di un metro dal punto di impatto col suolo. Perciò, abbiamo lentamente colmato la distanza tra noi e loro, costringendo i soldati a bloccarci coi loro corpi. Dopo un po' hanno arretrato di alcuni metri e noi abbiamo deciso di ritornare al villaggio. Solo quando eravamo lontani, ci hanno sparato addosso i gas e i proiettili ricoperti di gomma.. Alcuni sono rimasti leggermente feriti dalla bombe assordanti e dalle bombolette di gas. Un membro del comitato popolare del villaggio è stato colpito alla testa da un proiettile di gomma e quindi ricoverato all'ospedale di Ramalla.
venerdì 25 gennaio 2008
Attività di Anarchici Contro Il Muro
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1 commento:
non sono qui per commentare questo post...ma per ringraziarti di aver visitato il mio
Anche il tuo e' molto bello...
antoniomartone.blogspot.com
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