I mezzi d'informazione l'hanno praticamente ignorato, eppure Ron Paul ha più sostenitori su Facebook e Myspace di tutti gli altri candidati repubblicani, è il più cercato su Google e su Youtube e il suo sito è di gran lunga il più visitato. I membri del suo Meetup sono più numerosi di quelli dei principali candidati – repubblicani e democratici – messi insieme.
Su Technocrati, il motore di ricerca dei blog, per alcuni mesi è stato il secondo personaggio più cercato dopo una pop star portoricana protagonista di un video molto sexy. Come si spiega il successo di questo chirurgo e ginecologo di 72 anni, deputato del Texas, presso un pubblico di internauti e blogger tradizionalmente considerato favorevole ai democratici? I nuovi "tecnopubblicani", come li chiama Mother Jones, sono libertari disgustati dal governo, da Guantanamo, dalle leggi antiterrorismo, dall'inefficienza dimostrata dopo l'uragano Katrina e soprattutto dalla guerra in Iraq.
Unico tra i repubblicani a chiedere il ritiro delle truppe, Paul li ha conquistati con la sua rivoluzione conservatrice: apertura al libero mercato, soppressione delle tasse e di ogni finanziamento all'esercito, al sistema sanitario e a quello scolastico. "Dobbiamo cambiare la nostra filosofia su quello che il governo deve fare", ha detto.
venerdì 25 gennaio 2008
Gli apostoli di Ron Paul
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I libertarians,
Iraq,
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1 commento:
Grazie Domenico per aver visitato il mio blog. Credo che Ron Paul sia la vera grande novità di queste primarie per le presidenziali USA.
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