SITO ANARCOLIBERALE A CURA DI DOMENICO LETIZIA. Laboratorio per un Neo-Anarchismo Analitico che sia Liberoscambista, Volontarista, Possibilista e Panarchico con lo sguardo verso i valori del Liberalismo Classico, del Neo-mutualismo e dell'Agorismo. Un laboratorio che sperimenti forme di gestione solidali, di mercato dencentralizzato e di autogestione attraverso l'arma della non-violenza e lo sciopero fiscale, insomma: Disobbedienza Civile

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sabato 22 dicembre 2007

Christiania...



Questa è la storia di Christiania...Continua....

"L'edificio che ospitava l'Ungdomshuset (casa dei giovani), centro sociale autogestito sin dal 1982, è stato definitivamente abbattuto martedì 6 marzo.Sito in via Jatveig 69 fu costruito nel 1897 dal sindacato dei lavoratori, ed è stato da sempre teatro di grandi avvenimenti e cambiamenti politico-sociali: Il palazzo, originariamente chiamato Folkets Hus (Casa del Popolo) venne eretto dal movimento operaio internazionale. Fu lì che nel 1910 la Seconda Internazionale e Clara Zetkin proclamarono l'8 marzo la giornata internazionale di lotta delle donne. Anche Vladimir Lenin e Rosa Luxemburg tennero conferenze nella Casa e la grande manifestazione del 1918 contro la disoccupazione che giunse a occupare la borsa danese partì proprio da lì. Dopo la seconda guerra mondiale, la Casa fu usata per ospitare profughi tedeschi, ma a mano a mano che il tessuto socialista mutava, venne sempre più lasciata a se stessa fino a essere definitivamente abbandonata negli anni '60. Rimase chiusa fino al 1982 quando, all'interno della campagna per un centro sociale autogestito a Copenhagen, è stata occupata da un gruppo di giovani del quartiere.Dal 1982 una convenzione tra il municipio di Copenaghen e i giovani del quartiere Nørrebro affidò a questi ultimi la gestione del posto a tempo indeterminato. Nonostante ciò il consiglio cittadino decise nel 1999 di mettere all'asta l'edificio, vendendolo alla Human A/S, società la cui quota azionaria venne presto rilevata da Faderhuset, congrega ultracattolica che fa riferimento all'ala politica dell'estrema destra. Ovviamente gli occupanti si rifiutarono di abbandonare l'edificio e questo rifiuto si tradusse nel 2003 in un duplice processo giudiziario tra gli occupanti, Faderhuset e la municipalità, rea di aver violato l'accordo preesistente.Dopo due sentenze favorevoli agli ultracattolici, nel 2006 il tribunale danese ha deciso di impedire agli attivisti di Ungdomshuset il ricorso alla Corte Suprema poiché a causa della loro politica di autogestione priva di strutture gerarchiche non potevano essere riconosciuti come organizzazione(!!!).Giovedì 1 marzo 2007, la polizia danese in assetto da guerra ha sgomberato l'edificio per consegnarlo agli speculatori di Faderhuset che già avevano rifiutato un'offerta di 2 milioni di euro dell'associazione Jatveig 69, intenta a restituire il palazzo ai giovani di Nørrebro. Le proteste per l'accaduto sono sfociate nella rivolta dei giovani di Copenaghen per le strade della città, migliaia di persone sono scese in piazza per mostrare solidarietà e dissenso e rabbia contro l'attacco dei poteri forti a una delle più grandi e meglio riuscite esperienze di autogestione del paese; autogestione fuori dai dettami e dalle regole del mercato e del profitto, che negli anni è diventata motivo di aggregazione e d'incontro per molti giovani della capitale danese ed europei. Infatti circa la metà dei 600 attivisti e dimostranti arrestati nelle strade di Copenaghen durante gli scontri erano tedeschi, francesi, italiani, svedesi, norvegesi... numerose sono state le dimostrazioni di solidarietà nelle città d'Europa, Russia, Israele e Australia dove i consolati danesi sono stati oggetto di proteste e occupazioni simboliche."

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )