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giovedì 5 giugno 2008

MA QUALE ROBIN HOOD?



Ancora una mossa sbagliata di "Colbert" Tremonti, un vero sceriffo di Nottingham che inutilmente ed a sproposito cita Robin Hood.
Di seguito, il comunicato dell'Istituto Bruno Leoni:

L'Istituto Bruno Leoni giudica "populista e dannosa" la proposta di una Robin Hood Tax contro i petrolieri.
Per Carlo Stagnaro, direttore Energia e ambiente dell'IBL, "la Robin Hood Tax è un provvedimento controproducente. Intanto, i margini più ricchi stanno nell'upstream, che in Italia è un'attività relativamente poco importante. Secondariamente, è ovvio che la tassa verrebbe trasferita ai consumatori, col risultato di esacerbare ulteriormente l'aumento dei prezzi. Terzo, se la tassa non fosse integralmente trasferita, creerebbe un disincentivo agli investimenti, che sono l'unico strumento per ottenere una riduzione strutturale dei prezzi".
Conclude Stagnaro: "L'Italia di oggi - un paese con una pressione fiscale reale vicina al 60 per cento e una spesa pubblica pari alla metà del Pil - non ha bisogno di un Robin Hood che rubi a qualcuno per dare a qualcun altro (trattenendo una cospicua quota della somma intermediata, come sempre accade coi Robin Hood pubblici). Il paese ha bisogno di una radicale riduzione delle tasse, che dia respiro e slancio alla nostra economia".

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )