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domenica 1 giugno 2008

La truffa degli Anti-fumo


Il 31 maggio si celebra la tredicesima "World No Tabacco Day", giornata mondiale senza tabacco, promossa dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e creata nel 1987, con l’intento di ridurre il numero delle presunte morti causate dal consumo di tabacco. Presunte, perchè di morti non se ne può scientificamente dimostrare nemmeno una. Non esiste infatti un nesso scientifico tra fumo attivo e cancro polmonare. Anzi, la preponderanza dell'evidenza scientifica sembra più china all'improbabilità, anche se sono solo in pochi ad avere il coraggio di dirlo: in Italia una delle poche voci libere sul tema è quella di Forces (http://www.forcesitaly.org), che da anni guida la dura battaglia contro il proibizionismo truffaldino degli anti-fumo.
Qui non si tratta di opinioni personali, né di quale autorità dica che, né di chi finanzi cosa. Si tratta invece di REGOLE CHE SONO ALLA BASE DELLA SCIENZA, DELL’EPIDEMIOLOGIA E DELLA STATISTICA – regole fondamentali che sono SISTEMATICAMENTE VIOLATE per far tornare i conti e giustificare proibizionismo, arroganza e sete di potere, e per facilitare le agende farmaceutiche internazionali.
Ecco perché le entità salutiste rifiutano ostinatamente un dibattito pubblico sulla validità della loro scienza rottame e sulla veridicità delle loro affermazioni: rifiutano perchè sanno di mentire ed hanno paura della verità.
Lo stato salutista, incalzato da organizzazioni criminali come l'OMS, avanza per il controllo totale del nostro comportamento, giustificando se stesso con una scienza fraudolenta ed una filosofia marcia. Ma la realtà è sempre e solo una: non si può quantificare il costo sociale di una qualsiasi "sostanza", o abitudine, o stile di vita che si pensa causi malattie che sono multifattoriali - perché non si possono quantificare i "morti" e i "malati"!
Che lo stato e l'OMS smettano di perseguitarci dunque, fumare non è reato.

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )