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martedì 16 dicembre 2008

Lettera aperta del Movimento dei Left-libertarian ai lavoratori della Francia


L'agorista del Movimento dei Left-Libertarian, (Movimento della sinistra libertaria -o libertariana ) Brad Spangler, scrisse in occasione delle rivolte studentesce e operaie francesi (http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=488) una lettera aperta agli studenti e lavoratori consigliando come intraprendere questa conflittualità sociale.
Studenti e lavoratori Francesi, il professore Roderick Long scrisse una volta:
"Marx descrisse il governo francese come una compagnia per lo sfruttamento della ricchezza nazionale della Francia in beneficio dell'elitè borghese, egli ripeteva solamente quello che i libertari stavano dicendo da decenni."
Questo sono La Francia e tutte le altre Nazione che esistono oggi. Voi e noi viviamo in un mondo dove la libertà e l'opportunità economica esistono solo nel consenso di una classe politica che ci permette solo una piccola parte di ''economia'' per la sua convenienza e prende il resto mediante la forza e la coercizione attraverso il suo (proprio) parassitismo.
La liberazione dal mercato sovvenzionato per lo Stato è una barzelletta crudele. La legislazione contro la quale protestate e vi ribellate cerca restrizioni totali sulla vostra libertà che se fossero abolite queste restrizioni, vivreste la vostra prosperità. Crediamo che voi e noi possiamo essere utili insieme, attraverso una cooperazione e competizione pacifica.
Per queste ragioni, i firmatarii di questa lettera vi offrono la loro solidarietà e vi si presentano come Movement of the Liberertarian Left (MLL) che appoggia una forma rivoluzionaria di anarchismo di mercato o "agorismo."
Non staremo a dirvi come dovete intraprendere la vostra rivoluzione contro la tirannia. Abbiamo alcuni suggerimenti, tuttavia; una versione di strategia economica e politica chiamata "contro-economía". Raccomandiamo umilmente il piccolo libro del fondatore del MLL Samuel Edware Konkin III sull' agorismo, la contro-economía e la rivoluzione "The" New Libertarian Manifestò nella speranza che possiate trovarlo utile o di ispirazione. È disponibile on-line.

Firma
The Movement of the Libertarian Left
Agorà! Anarchia! Azione!

Brad Spangler, Diane Warth, Thomas L. Knapp, Adem Kupi, Wally Conger, J. Freeman Smith, Kevin Carson, M.D MacKenzie, Roderick T. Long, Jeremy Weiland, M.R Jarrell


(Note: Il MLL si è sciolto nel 2007 per dar vita all'Alliance of left-libertarian)

14 commenti:

Anonimo ha detto...

questo è un tentativo di infiltrazione / conversione oppure è una convergenza su alcuni punti comuni?

nel secondo stato, l'agorismo si declassa da se a collaboratore e complice dello statalismo.

Questa mia frase si chiama, a ragione, sentenza lapidaria.

Liberi di brancolare nel buio , servire la menzogna , ed essere complici dell'oppressione.

" di buoni propositi è lastricata la strada per l'inferno"


D.

Domenico Letizia ha detto...

perchè queste parole?

Anonimo ha detto...

perché mi va basta Domenico come risposta?

Convengo comunque.Hai ragione e scusami.
Vedere accostato l'inaccostabile fa alcune volte salire la bile alla bocca.

Molto carino il tuo blog.Grazie dello spazio dato anche ad un commento aggressivo come il mio.


D.

Domenico Letizia ha detto...

di spazio ce ne sarà sempre, anche perchè mi rendo conto che sei vicino alle idee anarcocapitalste (immagino) quindi la discussione potrebbe divenire importante.
cmq questa una lettera scritta anche da grande personaggi come vedi tra le firme, per dare una soluzione di mercato e libertarian alle proteste studentesche e operaie.
d'altronte il governo migliore è il governo che governa meno.

Domenico Letizia ha detto...

questo è un tentativo di infiltrazione / conversione oppure è una convergenza su alcuni punti comuni?


noi left-libertarian siam coerenti, quindi immagino che la risposta tu la sappia

Anonimo ha detto...

Domenico non sono vicino ad idee anarco capitaliste perché si dovrebbe finalmente convenire che le idee sono idee e basta, e ciò che è assurdo od incoerente non è un'idea, alché qualsiasi collettivismo, per quanto possa sforzarsi nel trovarsi giustificato, per quanto si camuffi, rimane il principio della cosa pubblica e dello stato in qualunque modo si conformi.
Ora dividersi perché si hanno moralità che trovano risalto da quella parte non è sensato. Al moralità e , in casa propria, incontestabile con le dovute perversioni che si vogliono operare.E' al contempo contraccambiabile questo giudizio, perché magari chi ti dice così diversamente può essere lui il perverso, ma non si capisce cosa c'entri.Gettarsi nelle mani degli infami da soli mi sconforta atrocemente.E nessuno vuole accusare, la maggior parte persino dei comunisti , spinti da buoni propositi e senso di giustizia, non comprende che è asservita ad un principio sbagliato che nonn può che essere per forza di cose una menzogna o non principio.
La coerenza rimare uguale...difatti la logica permette di difendere qualsiasi posizioni senza contraddizione, eppure ciò non di meno il principio può essere errato.

Per quanto riguarda i metodi agoristi di lotta tanto di cappello.Li reputo dovereso, per quanto mi riguarda.In base alle possibilità sarebbe PER ME buono che ogni libertario si prodigasse al riguardo.
Essere culturalmente progressisti vuol dire non aver cultura...alché può pure significare , nel libertarismo, difendere la libertà dei propri vizi, e ben venga.

paleo, left o agorist, non si capisce una mazza.

Distinti saluti.Se non ho capito qualcosa ben venga correzione e chiarimento. Grazie della comprensione comuqnue, che magari si poteva sbroiccare con facilità.
Almeno ad ora la chiarezza è stata raggiunta quasi immediatamente.
Internet è anche assai maligno.

D.

Domenico Letizia ha detto...

paleo, left o agorist, non si capisce una mazza.

in effetti ci sono le sfumatore e si possono notare, come si notano le somiglianze e le totte comune..
poi i libertarian sono una bella razza. basta pensare il diretoore di antiwar.com un paleolibertarian ma che voto prima di queste elezioni per l'estrema ''sinistra'' americana.
l'agorismo è un buon metodo in particolare la contro-economia.

ciò che vorrei sottolineare con la nostra vicinanza con la sinistra, è il non mescolarci ma il confontrarci sulle tematiche.
nn fermo a parlare di guerra e pace, ma di economia.
scarpellini disse una volta che finche la sinistra combatterà contro le corporazioni ma combatterà anche contro il mercato sbaglierà, e sbaglieranno anche i libertarian se nella loro lodevole e grandissima difesa del mercato difenderanno le corporazioni e le lobby.
ecco perchè sono un left-libertarian ecco come concepisco un left-libertarian
tu che dici?
chiara la spiegazione....

Anonimo ha detto...

Dico che sono d'accordo con te totalmente


Alstesì dico/scrivo che a mio giudizio è buono diventare stirneriani al riguardo, cioé
contare solo su di se e sulla Libertà e su chi combatte inesieme.

Il probelam è però se esita questo benedetto Assoluto...d'altronde non ci si chiede mai perché si dovrebbe lottare per la Libertà; è un assoluto di per se stesso.
Sarebbe più serio convencersi che invece è un astrattismo ed una stronzata, e noi stimao egoisticamente perseguendo i nostri obiettivi di cui noi siamo la semplice origine e fine.
Se la Libertà vale, è imprescindibile invece,se questo è, stare a collaborare ( confrontarsi è altro , nulla da dire ) con i sinistrosi è rendersi complici tou court, senza pareri od opinioni, è così e basta.
Perché la mentalità dei sinistrosi dipende dal non riconscimento di certi principi ovvi.Come il vizio è un allontanamento dall'Assoluto, la virtù è un avvicinamento.Se si fosse la somma Virtù si sarebbe Cristo. Alcuni dicono che è possibile, sti cazzi.
A me basta sapere che un Principio è, e si impone per forza di cose.
Essere Santi è difficile e non mi piace nemmanco.E chi voglia si può allontanare quanto je pare a me nun me ne importa, ma fare i paraculi negando che l'assoluto c'è ed elevando i propri vizi a virtù a mio vedere merita lapidazione immediata( enfatizzo apposta eh! :) )

Questa delle corporazioni e lobby me la devi spiegare perché immagino che non ho capito.
Si risolve come al solito così. La collettività è una corporazione e la più grande corporazione è la collettività.
chissà, che dici?

Perché poi non si riflette che i paleo libetari quando si chiudono tra di loro è perché anche loro difendo il proprio vizio di esclusività? è legittimo.
ma crederlo giusto, cioè virtuoso , merita pure questo atteggiamento lapidazione immediata, anzi, ti dirò che sono più colpevoli perché dovrebbero aver più chiare certe cose.

left libertarian è la guardia bianca dello statalismo, l'avamposto nella terra dei ribelli libertari della nomenkaltura occulta che si serve dello stato e deglis tatalisti e manda avanti queste che sono orde barbariche.

Ora però se tu invece sei left rothbardiano mi hai preso in giro eh eh eh perché è diverso :D .
Alché non continuo a capirci niente perché queste sfumature già poco chiare nella carta ( è pur vero che so deficiente e che molti hanno poca voglia di addentrarsi nella vera essenza delle cose come me) nella realtà dei fatti , per come la vedo io, sono semrpe peggio.

Difendere i propri vizi è legittimo ci mancherebbe.

Essere Libertari è una tensione.

-Giusnaturalismo
-principio di no aggressione

e per chi vuole o può

-lotta agorista

paleo, left o minchiate del genere lasicnao ilt empo che trovano.

Io son per i paleo, sia chiaro.

Scusa Domenico , forse onn ho enahce risposto in fin dei conti.

Se ho scritto cazzate dimmelo, non ho informazioni diciamo di prima mano, la distorsione individuale è comune dinquesti tempi.


Ciao!


D.

Anonimo ha detto...

scusami per la mancanza di rispetto...

manco un cane scrive così!

D.

Domenico Letizia ha detto...

Il problema è però se esita questo benedetto Assoluto... d'altronde non ci si chiede mai perché si dovrebbe lottare per la Libertà; è un assoluto di per se stesso.


questa è una discussione squisitamente filosofica, libertà certo può essere intesa personalmente, e si potrebbere discutere all'infinito su cos'è la libertà
ma per essere concreti partiamo da un punto comune a tuttti i libertari: abbattimento dello stato.
come dicevo essere paleo non significa essere automaticamente cattivo.
ti riportavo l'esempio di Justin Raimondo di antiwar. com che ha votato Nel 2004 Ralph Nader.
poi dipende tu cosa intenda per sinistra. certamente buttarsi nelle mani del pdl (questa è la destra italiana ) significa sostenre un mafioso ed un partito di post-socialisti e neo-fascisti più statalisti della sinistra. pensa alla porcata di alitalia.
per nn parlare del partito liberale italiano certamente migliore ma che cmq ha preso lo 0.3 e che nn permette di copiare suioi documenti figurati che liberali!
ma la differenza tra left e paleo potrebbe stare anche in questo aspetto.
la via per la libertà, il grande LP Usa cmq è un partito che vive con lo stato come tutti i partiti, quindi potrebbe essere la prima considerazione da fare... nn conosco mentre left-libertarian coerente che fa carriera nelle istituzioni che combatte come dice di combattere il ''paleo'' (sempre in generale), queasto aspetto è importante perchè la differenza tra left e paleo sta sopratutto nei metodi....
poi cos'è la left-libertaian beh ti riporto la citazione dell'alliance: The Alliance of the Libertarian Left is a multi-tendency coalition of mutualists, agorists, voluntaryists,
geolibertarians, left-Rothbardians, green libertarians, dialectical anarchists, radical minarchists,
and others on the libertarian left, united by an opposition to statism and militarism, to cultural
intolerance (including sexism, racism, and homophobia), and to the prevailing corporatist capitalism
falsely called a free market; as well as by an emphasis on education, direct action, and building
alternative institutions, rather than on electoral politics, as our chief strategy for achieving liberation.

questo è autenticamente libertario.
molti anarcocapitalisti anche di rilievo invitano a studiare la figura di camillo benreri.. si il benreri leader dei anarco-collettivisti, uccisno dai comunisti stalinisti... il suo possibilismo economico fatto di concorrenza tra libero mercato e libere cooperative collettivizzate ha affascinato agoristi e anarcocapitalsti di rilievo come Karl Hess (che non a caso si definiva left) e camillo berneri qualcuno lo potrebbe considerare uno di sinistra. beh può essere ma se quella è la sinistra che intendiamo allora ben venga..
poi nn dimentichiamo che rothbard si posizionava ad estrema sinistra.


..................................


Questa delle corporazioni e lobby me la devi spiegare perché immagino che non ho capito.
Si risolve come al solito così. La collettività è una corporazione e la più grande corporazione è la collettività.
chissà, che dici?

Dipende cosa intendi per lobby, e cosa per comunità.

Lobby: Gruppo di potere che detiene potere che nn vuole regole di mercato, ma che poi le impone per mantere il potere, che crea cartelli e nn vuole concorrenza.
io da left-libertarin lo combatto, se si d'accoro ok nn sarei left, ma va bene purchè tu sappia che molti anarcocapitalsti sono dalla parte delle lobby..

e per concludere sul discorso della sinistra
ricordo solo che Riccardo La Conca colui che negli anni settanta porto le idee libertarian in Italia per primo disse che se proprio doveva votare in Italia tra un partito di destra e uno di sinistra (parlaiamo di destra e sinistra italiana) preferiva la sinistra..
il chè direi dice tutto e dice niente.

Anonimo ha detto...

Si è squsitamente filosofivca Domenico, ma non affrontare questo può generare innanzitutto le più gravi confusioni che potrebbero portare o a collaborazionismi statalisti o a sprechi di forze tra noi ( infatti è così ).Siamo divisi proprio perché abbiamo un diverso concetto di Libertà.

Mi riferivo però al fatto che la Legge naturale ed il principio di non aggressione siano Assoluti.
Capirai perché dico che l' etica sinistrosa è libertita ed è non etica in realtà, non cultura, perché non si basa su queste verità .Sono vizi, ben vengano nella libera proprietà di ognuno se onn si rompono i cojoni


Si, concentriamoci sull'abbattimento dello stato.Ci si può dare una mano, ma chi non voglia avere a che fare con persone del genere è nella legittimità totale.Io mi reputo Libertario culturalmnete paleo e nella pratica agorista(per quel che posso fare, cioè una caccola )

Sul votare pdl sì sono d'accordo...epperò si comprenda che si sperava in detassazioni e decentramenti...al prezzo di che cosa? Si è ingenui.

NON si tratta di destra o sinistra.Non più.

io non posso, eticamente parlando, foraggiare ed aiutare chi non riconosce questi principi assoluti e non perché mi sta sul cazzo, ma perché se un giorno lo stato non ci fosse più, alcuni elementi lì dentro creerebbero lo stato immediatamente.E' una conseguenza logica incontrovertibile, che non si può acclarare perché siamo ancora sotto lo stato, il che non inficia la sua validità perpetua.
Senza Principi chiari c'è spazio all'aggressione e lo stato si crea subito...certo non nel modo moderno...avranno qualche decennio o secolo per ricreare una struttura così invadente e totalizzante...fatto sta che per me lo stato è oltre che quello fisico anche quello di oppressione mentale.Una cultura impositrice e xenofoba è già uno stato potenziale...lasagli il tempo è avrai un bello stato.
Inoltre a sinsitra si compiono crimini che vanno contro quei Principi assoluti che non posso condividere e su cui non posso sorvolare.Certo non per tutti.
Ma avallare aborto, eutanasia e cazzi e mazzi non mi permette di stringere una duratura collaborazione con persone del genere.

Ao...va bene facessero quello che gli pare...ma libertario per me è prima di tutto liberarsi nela capoccia dai condizionamenti.


Contro le lobby.

Contro le comunità egualitarie e pubbliche.

La mia Destra è altrove, come la mia sinistra.Per ora, sono solo le due direzioni al mio fianco.

Domenico, comunque, ho rivalutato il mondo left anche grazie a te.

Berneri no lo conosco ma per quel che ho capito è stato meglio di troppi, però , no Principi no party ( cavolo...allora meglio non avere principi :D ).

bella discussion sicuramente.

Ciao

D.

Domenico Letizia ha detto...

che potrebbero portare o a collaborazionismi statalisti

q1uesto sicuramente è da evitare, anzi i left-libertarian in questo sono più coerenti dei libertarian che cercano un approccio istituzionale.

Contro le comunità egualitarie e pubbliche.


pubblche certamente, egualitarie non puoi imporre no e basta, il concetto libertario sta proprio nel partire dal pricipio di libertà, io lascio libero di costruirti la tua comunità e nn ti dico come la devi costruire l'importante è che tutto avvenga nel pieno della non aggressione e della libertà, questo si è fondamentale.



io non posso, eticamente parlando, foraggiare ed aiutare chi non riconosce questi principi assoluti e non perché mi sta sul cazzo, ma perché se un giorno lo stato non ci fosse più, alcuni elementi lì dentro creerebbero lo stato immediatamente.E' una conseguenza logica incontrovertibile, che non si può acclarare perché siamo ancora sotto lo stato, il che non inficia la sua validità perpetua.
Senza Principi chiari c'è spazio all'aggressione e lo stato si crea subito...


qui attenzione, primo, anche tu riporti che non si ha una società simile nn esite quindi nn si possono fare analisi precisi, secondo il principio di libertà si complenta con quello di non aggressione, se questi principi si rispettano ed in una società libertaria sono alla base lo statonon potrà risorgere, con l'aiuto del mercato che creando decentralizzazione non permetterà accumolo di potere e quindi forza quidi stato.
in un mercato davvero libero, non vi può avere, almeno teoricamente perchè praticamente non posso dimostrarti che è così ma nemmeno il contrario, concetrazione di parecchio capitale e di forza quindi è impossibile la costruzione dello stato.
ma ti renderai conto e qui ne sono felice che come imposti il ragionamento abbandoni una mentalità giusnaturalista e abracci una visione utilitarista, sia chiaro individualista, d'altronte almeno come la vedo io la proprietà non è una diritto naturale ma frutto del mercato.
i postulati di Rothbard, sono dei postulati che mi assicura come dicevi tu, che questi principi valgono per tutti?
in questo è molto più concreto il padre del libertariamo italiani bruno leoni: Leoni è da rinvenire nel fatto che nei propri studi egli ha indicato un altro modo di guardare alle norme, sforzandosi di cogliere ciò che vi è oltre la volontà dei politici e ben oltre quella stessa legislazione tanto spesso destinata a restare lettera morta. Per questa ragione, oggi si guarda alla teoria di Leoni come ad una radicale alternativa rispetto al normativismo formulato da Hans Kelsen

anzi rifacendomi a corvaglia per questo rifiuto la visione paleo e giusnaturalista perchè: I principali contrasti, con il libertarismo "di destra", di matrice rothbardiana (da Murray Rothbard) sono da ritrovarsi, innanzitutto, nel rifiuto della sacralità della proprietà che, finisce per legittimare la conservazione dello stato delle cose. Tale sacralità, che gli anarcocapitalisti giustificano per legge naturale (giusnaturalismo) rischia di considerare libertarie tutte le forme organizzative che discendano da relazioni di mercato non falsate, non curandosi dei risvolti autoritari di tali esiti.


Domenico, comunque, ho rivalutato il mondo left anche grazie a te.


questè è davvero molto soddisfacente come affermazione, ti ringrazio.
un saluto.

Anonimo ha detto...

sì, come i left sono più coerenti ai principi nella lotta, i paleo sono più coerenti ai principi con la loro corretta morale.
Si capirà che è nell'unità tra lotta left e corretta morale.

Io sono contro il crimine, ma non posso impedire che avvenga in ogni dove, sono contro l'egualitarismo ideologico e non posso impedire che avvegna in ogni dove, sono contro lo stato, ma non posso impedire che avvenga in ogni dove, sono contro il razzismo pratico ma non posso impedire che avvenga in ogni dove.
In una civiltà libertaria garantire che queste cose non avvengano è la base stessa della sua sopravvivenza, sussitenza e caratterizzazione.Chi facesse queste cose sarebbe contro i principi come un assassino d'altronde ed ugualmente punibile come criminale.
Ciò non vieta che altrove ciò possa accadere.
A sinistra è l'egualitarismo che crea scompiglio, quando invece si dovrebbe finalmente comprendere che è una forma di coercizione mentale, un ragionamento logico impossibile e quindi puramente falso.
E'uno dei tanti camuffamenti della brama statale-oppresiva.
Uno stato può convivere accanto ad una civiltà libertaria...ciò non di meno quello è schiavitù e questa è libertà.Che ci si stia bene è tutt'altro discorso.Quanti polli oggi apprezzano lo stato Domenico?

il mio concetto di non aggressione comprende la totalità dell'individuo.Traviarlo con merdate tramite plagio, ipnosi , sobillazioni è crimine.
Un po' come la scuola dell'obbligo odierna.
Basarsi su principi sbagliati porta la civiltà libertaria appena sorta a divenire oppresiva.La Verità non serve l'oppressione quando si punisce in suo nome od in suo nome si fa giustizia; un principio fasullo invece sì...ed allora ecco lo stato, e la forza si concetrerà con il passare del tempo.
Il valore dei "postulati" è nullo proprio perché non sono postulati.
Sono Leggi e sono Principi, sono veri e si impongono a tutti perché sono quel che sono.Chi non li riconosce o non vuole farlo, o non ci arriva intellettualmente, o non ne ha mai sentito parlare, oppure se li è sentiti spiegare male.
Se onn esistessero, come ho già scritto altrove, io sarei il più attivo nitzschiano e strirneriano, perché solo questa sarebbe libertà vera, ed il resto solo ipocrisie sicuramente filantropiche e per un mondo migliore, ma false, perché senza assoluto io basto a me stesso .
----------
Tale sacralità, che gli anarcocapitalisti giustificano per legge naturale (giusnaturalismo) rischia di considerare libertarie tutte le forme organizzative che discendano da relazioni di mercato non falsate, non curandosi dei risvolti autoritari di tali esiti.
-------------

questo è un rischio di una degenerazione che produce stato.


Il rischio è ovunque.Per questo, per comprenderci, dobbiamo stare insieme.


notte

D.

p.s. l'evidenza dell'assoluto sarebbe un bel tema da affontare...

spero dia ver risposto a todos, sorry for same ugly attegiaments!

saluti

Domenico Letizia ha detto...

Uno stato può convivere accanto ad una civiltà libertaria...ciò non di meno quello è schiavitù e questa è libertà.Che ci si stia bene è tutt'altro discorso.Quanti polli oggi apprezzano lo stato Domenico?


si vero, anzi su ricerche di base scientifiche sembra che lo statalismo sia intrinseco all'interno del cervello: In un recente esperimento, lo psicologo Drew Weston ha lavorato con due gruppi di persone che avevano sostenuto con forza differenti candidati in un'elezione. Ad ogni individuo sono stati mostrati due video, uno in cui il loro candidato si contraddiceva chiaramente e l'altro in cui a contraddirsi era il candidato a cui si erano opposti. Interrogati su ciò che avevano visto, i sostenitori di ogni candidato hanno notato le contraddizioni del candidato a cui si erano opposti, ma non quelle del loro candidato. Weston segnala che “i soggetti di entrambi i fronti hanno raggiunto conclusioni completamente polarizzate ignorando informazioni che non potrebbero essere scartate razionalmente.”

Durante gli esperimenti, i cervelli dei soggetti sono stati scansionati e Weston dice, “non abbiamo visto alcuna maggiore attivazione delle parti del cervello normalmente impegnate durante il ragionamento.” Al contrario, le parti del cervello che si sono illuminate erano quelle connesse con le emozioni. Così i soggetti sembra si siano affidati alle loro emozioni per guidarli nella formazione delle loro conclusioni. E la parte più affascinante è che, piuttosto che essere disturbati dalle contraddizioni del loro candidato, i soggetti sembravano ottenere un significativo piacere nel distorcere le informazioni per farle combaciare con quello che volevano credere. Come Weston conclude, “essenzialmente, sembra che i faziosi ruotino il caleidoscopio cognitivo finché non ottengono le conclusioni che vogliono, e quindi ottengono un massiccio rinforzo su di esse, con l'eliminazione delle condizioni emozionali negative e l'attivazione di quelle positive.”
la trovi: http://gongoro.blogspot.com/


poi è qui mi riallaccio ad una mio modo di pensare un possibile approccio per combattere lo statalismo si deve rivalutare il pananarchismo: Abbasso lo Stato!” - “Solo sulle macerie dello Stato ...” esprimono emozioni e desideri di molti ma solo l’affermazione meno passionale Separazione dallo Stato può trovare concreta realizzazione.
http://www.panarchy.org/

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )