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mercoledì 24 dicembre 2008

Rockwell sulla natura dello Stato


Leggiamo questo articolo davvero eloquente scritto da Lew Rockwell : Learning About the State

Nel 17 secolo in America comincia a vedersi la comparsa dello stato come istituzione. Sotto questo approccio, i vari presidenti non usano le proprie risorse a vantaggio proprio. Sono una sorta di direttori. Quando muoiono, nulla cambia. Lo stato stesso assume una forma permanente. Non è eletto. Vive nonostante i cambi alla cima del potere. Gli Stati Uniti non hanno mai avuto un stato semplice. Il presidente doveva essere il direttore e sorvegliante di un piccolo stato che domina col permesso delle persone e con il minor numero di potere : le persone e il governo sono una sola cosa, e questo serviva da controllo sul potere. Questo era chiaramente un errore, una riflessione sbagliata del liberalismo classico. Infatti col trascorrere del tempo, gli Stati Uniti hanno assunto tutte le caratteristiche di un Stato Nazione che non rappresenta per nulla la popolazione. Sviluppò una burocrazia impressionate, specialmente dopo la fine del “spoils system.” Sviluppò la sua moneta monopolizzando e creando la sua propria valuta. Cominciò ad accrescere il suo corpo militare che divenì una vera e propria figura “professionale” imposta con la forza e per nulla una milizia libera di cittadini. Divenne casa di un milione di impiegati statali, fabbricò le loro carriere e lo stato si garantì la sua fonte di sicurezza economia.
Oggi, lo stato incarna tutte le caratteristiche peggiori dell' onnipotente, leviatano che è la meta di ogni cattivo-ragazzo sognatore politico. Lo possiamo vedere in operazioni di fusione finanziaria. I peggiori sono alla Segretaria della Tesoreria e alla testa di interessi economici, ed ognuno rappresenta il ''dato'' settore privato, insomma un élite finanziaria. Conducono le loro polizze basate sulla certezza dei proventi grazie sia a quello che rappresentano, e soprattutto attraverso la cooperazione con la burocrazia permanentemente trincerata attraverso i direttori finanziari che effettivamente dominano il paese.
Nasceva lo stato impersonale che detta condizioni come oggi lo conosciamo. Tutto ciò lo vediamo anche a lavoro nei partiti politici. McCain ed Obama sono stati rapidi a far approvare il salvataggio di stato con la motivazione dell'emergenza nazionale, così, chiaramente, accantonando le loro differenze politiche.
Differenze che vengono accantonate sempre! Questo è il modo di lavorare degli statali.

1 commento:

Andrea Cardinale ha detto...

Ti auguro un sereno Natale ed un 2009 pieno di soddisfazioni per te e la tua famiglia. Auguri!

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )