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martedì 9 dicembre 2008

Cosa sta accadendo in Grecia?



ATENE - L'uccisione di un giovane da parte della polizia ad Atene durante scontri provocati da gruppi anarchici, ha causato mobilitazioni e altri scontri, che continuano stamane, nella capitale e nella seconda città della Grecia, Salonicco, nonchè al Nord a Ioannina e Komotini. Ad Atene, secondo la tv sono state lanciate bombe incendiarie contro una banca e ci sono nuovi incidenti con la polizia.
Grazie alla ricostruzione di un collega libertarian vediamo di far chiarezza:
Ci dice Paxtibi (del sito: http://gongoro.blogspot.com/)

''Il giovane, 15 anni, è stato colpito al torace da un proiettile mentre, secondo la ricostruzione, attaccava insieme a un gruppo di compagni un'auto di pattuglia con bastoni e bombe incendiarie durante a violenti scontri nel quartiere di Exarchia, ad Atene, roccaforte del movimento anarchico.''
Paxtibi: ''E'una solenne cazzata. Intanto il quartiere Exarchia, dove casualmente abito anch'io, è un quartiere centrale frequentato da molti giovani perché sede di molte scuole e università, con molti bar e locali. È un ritrovo di anarchici quanto lo è di qualsiasi altra tipologia di giovani compagnie, e oggi molto meno di quanto lo fosse in passato. La dinamica dell'omicidio – che è avvenuto a pochi isolati da casa mia, in una via affollata di caffè e bar – è questa: un'automezzo di pattuglia si scontra verbalmente con un gruppo di ragazzi, volano insulti e forse una bottiglia (vuota) all'indirizzo degli agenti. Ultimamente succede abbastanza di frequente, dato che la presenza di polizia nel quartiere è diventata asfissiante, ci sono contingenti di squadre antisommossa ad ogni angolo. Gli agenti se ne vanno, posteggiano poco più avanti, e tornano indietro provocando i ragazzi, con frasi tipo "venite adesso stronzi!" Il gruppo risponde con altri insulti, uno dei due sbirri prende la mira e spara ad altezza uomo, ammazzando il quindicenne. Questo riportano almeno tre avventori dei bar di fronte al quale s'è svolta la scena, che aggiungono di essere rimasti sconvolti dall'irrealtà e assurdità dell'accaduto.
I disordini che ne sono seguiti, e che continuano, sono di una violenza senza precedenti anche per la Grecia. La mia idea è che dopo un po' – quando tutti si saranno sfogati a sufficienza – la situazione tornerà alla normalità, con l'unica differenza che le prossime elezioni saranno vinte dai socialisti. Quindi: nessuna differenza.''

Qualche post fà scrissi di come vedevo la polizia e le forze dell'ordine espressione dello statalismo, ora non posso altro che esprimere la mia solidarietà alla famiglia del giovane ragazzo ucciso alla giovane età di 15anni.
Intanto ''La Stampa'' sottolinea una cosa che non vorrei che passasse inosservata: Sono anarchici come il ragazzo ucciso? «No, questi che manifestano ora non sono balordi né disperati di periferia. Hanno tutt’altra estrazione, sono di buona famiglia, figli di miei colleghi ingegneri, di medici, di professionisti agiati. Le loro madri fanno shopping nei negozi che loro devastano. Sfruttano la tensione generale per azioni violente. E’ una furia selvaggia, senza colore politico. Appiccano incendi e spaccano tutto perché sentono che in mezzo ai disordini possono fare impunemente quello che vogliono. Per dieci che finiscono in manette, cento la fanno franca. Tirano molotov e si nascondono nei condomini. La polizia non riesce a venirne a capo perché non si tratta solo di cortei di estrema sinistra sfociati in scontri.
(http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200812articoli/38914girata.asp)

Auguro semplicemente che non ci siano più vittime e che il movimento libertario in tutte le sue tendenze affronti bene e senza violenza ciò che sta accadendo.
Auguro anche la caduta del governo conservatore di centro destra e spero che anche in Grecia ci sia un pò di tempo senza alcun governo, quella è l'unica cosa che può far bene.

Per altre info: http://thusspokebelinsky.blogspot.com/2008/12/update-on-riots-in-greece.html

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )