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lunedì 24 novembre 2008

Lettera aperta al presidente della regione Puglia Niki Vendola


In questi giorni di grande trambusto dovuto alla crisi finanziaria,alla crisi alitalia e così via...si è verificato un avvenimento di enorme rilevanza sociale e morale,ovviamente mi riferisco alla sentenza della cassazione che da il via libera all’interruzione dell’alimentazione forzata di Eluana Englaro... Inutile credo dire chi è Eluana.... Questa sentenza doveva porre fine all’estenuante calvario di eluana e del padre,il quale nel corso di questi 17 anni ha portato avanti una battaglia laica,civile e giuridica, il quale oltre a dover sopportare l’immenso dolore per la perdita di una figlia,è stato, ed è tutt’ora ripetutamente accusato di pensare solo ai “suoi interessi” alludendo ad una presunta quanto più squallida ipotesi che il signor Englaro voglia “liberarsi” della figlia... In queste circostanze bisognerebbe mettere da parte l’appartenenza politica,il credo religioso o peggio ancora un finto moralismo ma bisognerebbe lasciar spazio ad un vero e sincero sentimento di umanità... Eppure così non è... Dopo la sentenza diversi giornali telegiornali ed esponenti politici hanno gridato “vergogna”,hanno parlato di omicidio di stato... anche gli esponenti del clero si sono affrettati a gridare il loro dissenso e a condannare la scelta del signor. Englaro, c’è chi propone fiaccolate, chi manda bottigliette d’acqua e così via... tutte queste persone così accecate dal loro moralismo e dal loro credo hanno anteposto il loro dissenso moralista alla sofferenza dalla famiglia Englaro. Così nella civilissima e cattolicissima Lombardia, cuore vivo di comunione e liberazione, viene negata l’accoglienza ad Eluana nel suo ultimo viaggio, dando come motivazione che nei loro ospedali si pratica il culto della vita e non della morte, così dopo la Lombardia si è aggiunto il Friulia venezia giulia e la Toscana, dando tutti la stessa motivazione. E così dopo aver ricevuto la porta in faccia dalla vita Eluana continua anche nei suoi ultimi giorni a ricevere porte in faccia... In nome della “vita”,termine privo di significato per molti, si sbatte la porta in faccia alla dignità della vita,al rispetto,alla sofferenza di un padre che finalmente potrà piangere sulla tomba della propria figlia. Ora io scrivo direttamente a lei presidente Vendola, le chiedo di offrire la nostra calda terra come culla di pace e di solidarietà sincera ad Eluana, le chiedo di mettere a disposizione il nostro mare,il nostro sole come sfondo all’ultimo viaggio di Eluana, le chiedo di dimostrare che si può, si deve, andare oltre le proprie credenze per dare spazio alla solidarietà tra esseri umani, le chiedo e chiedo a tutti noi pugliesi di accogliere con un grande abbraccio eluana e il papà, di far sentire meno solo un uomo già beffato dalla vita..... Il nord è pieno di centri d’eccellenza medica, noi del sud possiamo dimostrarci centro d’eccellenza civile. Confido in lei e ancor più nella mia terra...

Anita Pallara

(pubblico una bellissima lettera letta dal sito dell'Associazione Luca Coscioni)

1 commento:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Domenico, ehhh sul fatto di Eluana e dell'eutanasia, del testamento biologico etcc è difficile pronunciarsi, è un problema che si stà trattando in tutta Europa, è difficile emanare una legge, la più giusta e corretta.

Buona settimana.

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )