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lunedì 5 maggio 2008

Nasce l’Associazione Radicale Antiproibizionista

Nasce l’ARA, Associazione Radicale Antiproibizionista

Domenica 4 maggio 2008, al termine dei lavori dell’Assemblea dei Mille, presso il Centro Congressi Excelsior di Chianciano Terme, si costituirà l’ARA, Associazione Radicale Antiproibizionisti.
Claudia Sterzi, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e Responsabile dell’ARA, ha annunciato l’iniziativa nel corso del suo intervento a Chianciano: “Una forza politica laica, liberale, socialista e radicale non può e non deve aspettare a dare una risposta sensata a milioni di consumatori per lo più innocenti; la risposta, dopo anni di esperimenti desolanti di proibizionismo non può essere altra che riprendere e rilanciare la battaglia antiproibizionista radicale, dando sostegno alle altre forze antiproibizioniste che non hanno ancora trovato sponde nei loro uomini politici”.
“Cogliamo l’occasione dell’Assemblea dei Mille per lanciare l'iniziativa di una forte associazione antiproibizionista che continui a rifornire il dibattito politico di informazione, di analisi, di ricerca sul fenomeno dell’assunzione di sostanze psicotrope lecite ed illecite”, ha dichiarato Rita Bernardini, Segretaria Nazionale di Radicali Italiani aggiungendo che “noi radicali continueremo a portare avanti la lotta contro la criminalità politica e degli spacciatori, con gli strumenti della nonviolenza e della disobbedienza civile".


antiproibizionistiradicali@gmail.com

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il peccato è però che tutte queste forze che condividono le mie idee ( movimento libertari, partito radicale transnazionale, associazione luca coscioni, associazione radicale antiproibizionista, per il bene comune, movimento repubblicani europei etc.) non si presentano in una lista unica con un eader forte alle elezioni... sennò sarebbero cazzi amari per tutti

Domenico Letizia ha detto...

questo è vero...... speriamo che pannella con l'assemblea che sta tenendo in questi giorni riesca a creare davvero qualcosa di radical-libertario con una cultura profondamente di sinistra

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )