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venerdì 16 gennaio 2009

Buon Compleanno, Proudhon!


Si celebra il 200 anniversario della nascita di Pierre-Giuseppe Proudhon.
Proudhon ha tentato di dar risposte a quelle domande più di base dell'anararchismo: Cosa è la libertà? Come sono collegati ordine e libertà? Cosa sono società e stato? Cosa è la proprietà? Cosa, se esiste, è il progresso ? Queste non sono solo domande di un anarchico. Queste sono il genere di domande al quale tutti devono risposte sicuramente per chi spera in una società stabile in una maniera durevole che offre giustizia per i suoi membri.

Curiosamente, notoriamente, il mondo, ed il movimento anarchico stesso, ricorda primariamente Proudhon per quel detto provocativo: “la Proprietà, è un furto .” Non c'è analisi di cosa è la Proprietà? Senza dimenticare che quel lavoro del 1840 non era l'ultima analisi di Proudhon. Proudhon gradualmente sviluppò la sua teoria, è stato accusato di criticare ''la sua prima anarchia'', c'era, dopo tutto, solamente una nozione vaga, sintetica della libertà intesa come riconciliazione di “proprietà” e “comunismo,” un “terza forma di società” che forse non soddisferebbe proprio, col suo carattere sintetico, un grande numero, forse la maggioranza, di quelli che ora si considerano i protagonisti dell'anarchia.

Il mutualismo di Proudhon era risolutamente un approccio anti-utopistico che negò la legittimità del ''brevetto'' un sistema antiliberale dei sistemi liberali, sperò di detronizzare la religione come ''adorazione passiva dell'assoluto'' come ideologia.

Un pensatore estremamente individualista, non ebbe paura di intraprendere il suo corso da individualista quando lo confrontò anche con altro come l' atomismo sociale, anche se individualista non era avverso all' ''Umanità'', o alle società come un essere collettivo. La sua teoria di forza collettiva guidò la sua teoria di proprietà, dall'inizio della sua carriera fino alla fine della sua vita. Quando intendeva l'idea di “persone collettive”, senza offendere l'etica di noi libertari, stava offrendo suggerimenti diretti per soluzioni, particolari di teoria della proprietà. Lontano più dei suoi pari, Pierre Leroux e William B. Greene, Proudhon era capace di capire le accuratezze filosofiche e le conseguenze pratiche, della “dottrina della vita” di un rivoluzionario.

Noi conosciamo le colpe di Proudhon, ma soprattutto le vittorie.

Buon Compleanno, Proudhon!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

citali gli autori dei post che copi.

http://libertarian-labyrinth.blogspot.com/2009/01/happy-200th-pierre-joseph-proudhon.html

Domenico Letizia ha detto...

non l'ho fatto perchè è personalizzata la traduzione, tutto qua.

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )