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martedì 6 gennaio 2009

Il monopolio dei dazi e delle tariffe


Di Kevin Carson

Come coi brevetti, siamo interessati agli aspetti delle tariffe che Tucker trascurò: il suo effetto nella promozione della monopolizzazione dell'industria. Nel seguente capitolo sul capitalismo monopolizzato, vedremo i veri effetti di quello che Schumpeter chiamò "il capitalismo monopolizzato dipendente dell'esportazione". Questo termine si riferisce ad un sistema economico nel quale l'industria con cartelli è protetta dietro barriere doganali; vende i suoi prodotti all'interno del paese per un prezzo da monopolio considerevolmente più alto di un mercato senza interventi, per ottenere superbenefici a costo del consumatore; e liquida all'estero la sua produzione invendibile, vendendolo sotto costo quando se ne presenta la necessità.
La tariffa fu chiamata "la madre dei monopoli" per i populisti dei secoli scorsi, dovuto all'efficacia con cui facilitò la coalizione tra grandi produttori nazionali e la creazione di oligarchie economiche. Mises, nell'Azione Umana, descrisse la dipendenza dei cartelli delle barriere doganali, soprattutto agendo congiuntamente con altri monopoli mantenuti dallo Stato come ad esempio i brevetti.
Ovviamente, con la sua enfasi abituale "a beneficio dei commerci", Mises trattò delle grandi compagnie industriali, come i beneficiari passivi di una politica statale protezionista diretta principalmente all'aumento dei salari lavorativi. La sua opinione è simile a quella dei primi industriali capitalisti
Secondo l'opinione di Kolko nel ''Trionfo del Conservatorismo'', i grandi monopoli all'inizio del secolo XX furono capaci di mantenere la loro quota di mercato contro imprese più piccole e più efficienti. La stabilizzazione della maggior parte delle industrie su un modello di oligarchia economica politica era possibile, alla fine, solo con l'aiuto addizionale delle regolamentazioni anticompetitive dell'Era "Progressista". Il fatto che i monopoli fossero tanto instabili, nonostante gli effetti dei cartelli, delle tariffe e dei brevetti, sta ad indicare l'alta influenza di intervento statale necessaria per mantenere il capitalismo monopolistico. Ma senza l'influenza combinata di tariffe, brevetti, e sovvenzioni alle ferrovie, è improbabile che siano stati capaci di un tentativo credibile di organizzare tali monopoli.

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )