“A differenza di altre volte e per cause assai più nobili, Marco Pannella non riceverà alcuna solidarietà politica dal Partito socialista: l’accordo che cerca di difendere con lo sciopero della sete è la svendita sottocosto delle sue grandi battaglie civili per il testamento biologico, per la lotta alla fame, per le unioni di fatto e per la libertà di ricerca scientifica”.
“Motivazioni di ordine economico e una distribuzione dei posti sul ‘tranvai’ di Veltroni non valgono la nostra solidarietà. Piuttosto, questa rinuncia radicale spinge ed obbliga i socialisti e tutti i laici e libertari ad assumere la responsabilità di mantenere viva questa tradizione e tali impegni politici, al fine di battersi per queste cause. Saranno i socialisti a rappresentare, nel Paese e nel Parlamento italiano, non nella solitudine ma nella moltitudine dei consensi, questo spirito evaporato nelle fumisterie del ‘loft’ e distrutto dal bernoccolo degli ‘affari politici’ di Goffredo Bettini”.
sabato 8 marzo 2008
Craxi (Ps): "Nessuna solidarieta' a Marco Pannella"
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