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sabato 18 aprile 2009

Definire le parole


Questo post è dedicato alla definizione di alcune parole: Stato, governo, anarchia, schiavitù, furto, estorsione, libera associazione.
http://lumerinnovato.blogspot.com/


1. Definizione di anarchia


Quando si parla di "anarchia", la gente tende a spaventarsi, perché considera questa parola un sinonimo di "caos", o "violenza", o "assenza di legge", o "assenza di regole". Al contrario, anarchia significa soltanto "assenza di governo" o "assenza di Stato".

2. Definizione di Stato

La definizione più breve di governo, o Stato, è: "agenzia di coercizione legittimata". Esplicitando il significato delle parole 'coercizione' e 'legittimata', otteniamo:
Il governo, o Stato, è un'agenzia che compie atti invasivi della persona o proprietà altrui ed è considerata legittima dalla maggior parte della gente.

3. Definizione di anarchico

Unendo le due definizioni precedenti si ottiene che
un anarchico è uno che sostiene che nessuno ha il diritto di compiere atti invasivi della persona e proprietà altrui.
Detto così, non sembra un punto di vista temibile o sanguinario. Anzi, sospetto che la maggior parte della gente lo sottoscriverebbe. Ma la differenza tra un anarchico e le altre persone è che l'anarchico non ammette alcuna eccezione a questa regola.
Scrive a tal proposito David Friedman:

Nella nostra società si ritiene che un individuo abbia il diritto di rifiutare un'offerta di lavoro; la negazione di questo diritto è una forma di coercizione chiamata schiavitù.
Si ritiene anche che un individuo abbia il diritto di rifiutare una richiesta di denaro o una proposta di scambio. La negazione di tali diritti è chiamata, rispettivamente, furto ed estorsione.
Il governo è un'agenzia di coercizione legittimata. La caratteristica che distingue il governo dalle altre agenzie di coercizione (come le mafie o altre associazioni criminali) è che la maggior parte della gente accetta la coercizione governativa come una cosa normale e adeguata. La stessa azione che è considerata coercitiva quando effettuata da un individuo privato viene ritenuta legittima se viene effettuata da un agente governativo.
Ad esempio, se io grido "fermati, ladro!" a un borseggiatore che fugge con il mio portafoglio, i passanti potranno aiutarmi o meno, ma almeno riconosceranno la ragionevolezza del mio atto. Ma se grido "fermati, ladro!" ad un impiegato dell'agenzia delle entrate, che se ne va da casa mia dopo avermi informato di aver congelato il mio conto in banca, i miei vicini penseranno che sono pazzo. Eppure, oggettivamente, l'agenzia delle entrate effettua lo stesso atto del ladro: si impadronisce della mia proprietà senza il mio permesso.
[Ricordo che la definizione di furto è: l'atto di impadronirsi della proprietà altrui senza il libero consenso del proprietario. Ne segue che le tasse sono furto. NdM.].
È vero che il governo afferma di fornirmi dei servizi in cambio delle tasse; ma pretende di riscuotere da me le tasse indipendentemente dal fatto se io desidero quel servizio o meno. Si può discutere se questo sia furto o estorsione. Ma in ogni caso, se fosse un privato a fare una cosa del genere, tutti sarebbero d'accordo nel ritenerlo un crimine.
Come altro esempio, supponiamo che un datore di lavoro privato, che offre un salario basso e un lavoro molto spiacevole, non riesca a trovare abbastanza persone disposte a lavorare per lui, e decida di risolvere il problema scegliendo persone a caso e minacciando di imprigionarle se si rifiutano di lavorare per lui. Questa persona sarebbe processata per rapimento ed estorsione ed assolta per infermità mentale. Ma è esattamente così che il governo recluta le persone per combattere una guerra o per far parte di una giuria.
...
I governi costruiscono strade. Anche i privati, occasionalmente, costruiscono strade. Ma il privato deve prima comprare la terra ad un prezzo soddisfacente per il venditore. Invece il governo stabilisce un prezzo a cui il venditore è obbligato a vendere.

(Tratto da "L'Ingranaggio della Libertà")

4. L'anarchico non si oppone al comando e all'autorità

So per esperienza che molte persone, anche dopo aver letto questo, hanno ancora difficoltà a capire la differenza tra lo stato e una compagnia privata. Ad esempio, un mio amico mi ha fatto di recente questa domanda:
Come spieghi che tutte le multinazionali ... adottano una struttura gerarchica più o meno rigida ... [basata sul comando]? Potrebbero adottare una qualsiasi forma di anarchia? ... Come mai le società private sono strutturate con limpide forme di governo?

La mia risposta è stata:

Le compagnie private, contrariamente a quanto dici, non sono paragonabili a forme di governo. Infatti sono società volontarie. L'ingresso in queste società è libero e volontario. Cioè, quando diventi un dipendente di queste società, tu accetti liberamente e volontariamente di essere comandato da un superiore. Quindi non c'è alcuna violazione dei tuoi diritti. Sei stato tu a dare al tuo superiore, con un contratto, il diritto di comandarti.
In secondo luogo, le compagnie private ottengono le loro entrate con lo scambio volontario, non con l'estorsione. Questa è un'altra differenza fondamentale tra le compagnie private e gli Stati.
Un altro modo di dire la stessa cosa è: in che modo le multinazionali compiono atti invasivi della persona e della proprietà altrui? Risposta: in nessun modo. Ma allora non sono governi.
In altre parole, l'anarchico non è uno che si oppone alla coercizione; è uno che si oppone al comando illeggittimo, cioè non derivata da un contratto. Se però io ti ho dato con un contratto il diritto di comandarmi, o di compiere su di me atti invasivi, non c'è problema.
Ad esempio, l'anarchico non ha niente in contrario al comunismo volontario: entrare liberamente a far parte di una comunità dove la proprietà sia messa in comune. Cioè, io stipulo un contratto con cui do ad altri membri della comunità il diritto di prendere ciò che produco (=tassarmi) e di redistribuirlo ai membri più bisognosi. L'ingresso in queste comunità sarebbe libero, quindi non c'è problema.
L'anarchico non sostiene che non deve esserci un'autorità col diritto di comandarmi o invadermi. Dice solo che devo essere stato io a dare a questa persona, con un contratto, il diritto di comandarmi o invadermi. Altrimenti, se pretende di comandarmi o invadermi senza che tra di noi ci siano contratti, allora è un criminale.

5. La differenza tra uno Stato e un club volontario

Per chiudere, trovo molto incisivo questo discorso di Walter Block:

Il governo ... non dice: “Gradiresti per caso la nostra protezione? Se è così, questa è la nostra tariffa. Se però non vuoi la nostra protezione, non devi pagare. Oppure puoi scegliere di farti proteggere dalla compagnia Rossi, nostra concorrente. Se sceglierai questo, per noi non c’è problema”.
Se dicessero questo, allora non sarebbero un governo. Sarebbero soltanto degli onesti uomini d’affari che ti offrono un servizio. Ma non è questo che dicono. Ciò che dicono è: “Devi pagare il servizio, che tu lo voglia o no, altrimenti ti manderemo una lettera poco amichevole, e poi ti manderemo un’altra lettera poco amichevole, e poi verranno delle persone a casa tua e ti porteranno in prigione.” E questo è molto, molto diverso. E ci sono persone che non riescono a capire la differenza. Avete presente quella barzelletta che dice “Sai la differenza tra il bagno e la camera da letto?”. Se rispondi di no, la barzelletta prosegue: “allora non venire a casa mia!”. Allo stesso modo, se non riesci a capire la differenza tra l’estorsione e lo scambio volontario, è meglio che non parli di politica.

3 commenti:

Maurizio ha detto...

Ciao fratello. :)

Ho una piccola richiesta. Nel punto 4 del mio articolo c'erano degli errori che ho corretto. (In particolare, non può esistere coercizione legittima. La coercizione è definita come atto invasivo della proprietà altrui, quindi è per definizione illegittima). Quindi ti chiederei di correggere anche qui con la nuova versione :)

Domenico Letizia ha detto...

un saluto, maurizio.

Anonimo ha detto...

La coercizione può essere legittima: ad esempio è legittimo "derubare" un labro per compensare il furto da lui compiuto.

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )