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sabato 13 settembre 2008

Che cosa distingue gli editti dello stato dalle imposizioni di una banda criminale?


Per Lysander Spooner, non era assolutamente difficile trovare una risposta a tale quesito.

E' vero che, secondo la teoria della nostra Costituzione, tutte le tasse vengono pagate volontariamente; che il nostro governo è una compagnia mutualistica che divide i propri utili con gli assicurati e alla quale tutti aderiscono volontariamente...
Questa teoria, tuttavia, non corrisponde affatto a ciò che avviene nella pratica.
Nella pratica il governo, come un bandito di strada, intima all'individuo: «o la borsa o la vita». E molte, se non addirittura tutte le tasse vengono pagate dietro questa minaccia.
Il governo certamente non tende un agguato all'individuo in un posto poco frequentato, non lo aggredisce all'improvviso alle spalle, non gli punta una pistola alla tempia per poi svuotargli le tasche. Ma la rapina che compie è comunque una rapina, ed anzi è ben più vile e vergognosa.
Il bandito di strada assume su di sé la piena responsabilità, il pericolo e la criminosità del proprio atto. Non fa finta di avere diritto al denaro della sua vittima, né fa intendere di voler usare il denaro a beneficio del rapinato. Non pretende di essere altro che un bandito. Non ha ancora imparato a essere così impudente da sostenere che in realtà è semplicemente un "protettore", e che sottrae denaro agli altri contro il loro volere solo perché questo gli permette di "proteggere" quei viaggiatori presuntuosi che pensano di sapersi proteggere da soli, o quelli che non apprezzano il suo singolare sistema di protezione. E' un uomo troppo sensibile per fare simili affermazioni. Inoltre, una volta che ha sottratto il denaro, egli poi va via, cosa che la persona rapinata sicuramente apprezza. Egli non continua a pedinare la vittima, contro la sua volontà; non pretende di essere il suo legittimo "sovrano" solo perché le ha offerto "protezione". Non continua a "proteggere" l'individuo, e non pretende di comandarlo o di essere servito e riverito da costui, chiedendogli di fare una cosa e impedendogli di farne un'altra. Non continua a rubargli denaro ogni qualvolta ne abbia piacere o necessità; non lo taccia da ribelle, traditore e nemico della patria, e non lo fucila senza pietà se mette in dubbio la sua autorità o se oppone resistenza alle sue richieste. E' troppo gentiluomo per macchiarsi di finzioni, insulti e scelleratezze simili. In poche parole, egli, dopo aver rapinato un individuo, non tenta anche di renderlo il suo zimbello o il suo schiavo.

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )