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venerdì 20 marzo 2009

La storia è scritta per gli idioti


Questa è una piccola traduzione (personalizzata, ho tradotto dallo spagnolo qui: http://kill-lois.blogspot.com/) di un post di Fracois Tremblay sulla storia, e la nostra percezione di essa e di tutte le manipolazioni alle quali siamo sottomessi dalla classe sfruttatrice e statista. A questo punto diviene importante acquisire un atteggiamento scettico davanti alla "verità" che ci mostrano, come fa il buon lavoro degli storiografi libertari revisionisti.

La storia è scritta per gli idioti

Fracois Tremblay

Il concetto di storia è molto curioso, poiché, nella sua maggiore parte, riguarda cose che non esistono attualmente, cioè, gli avvenimenti del passato. E la stessa cosa è sulle aspettative del nostro futuro. Possiamo parlare solo in realtà del passato e del futuro come le proiezioni causali del presente. Quando diciamo, ad esempio, che la 2 ª Guerra Mondiale incominciò nel 1939, diciamo questo perché stiamo esaminando prove esistenti su questo evento: i registri ufficiali, memorie, fotografie, ecc.., e ricaviamo da questo materiale un calendario di eventi, che non rappresenta nient'altro che una sorta di fusione di relazione causale tra le prove e le proiezioni degli avvenimenti. In questo senso, il nostro concetto di passato è una gran illusione, tanto quanto il nostro concetto del futuro. Questo non vuole dire, ovviamente, che quegli avvenimenti (dico un assurdità) non siano accaduti, ma la nostra percezione attuale è molto lontana dagli eventi stessi. Cosicché questa è la ragione, nel caso della storia, per la quale esiste una buona possibilità di manovrare la storia per deliri, illusioni, bugie e frodi che si insinuano in quella breccia tra la realtà e la conoscenza. L'idea di un passato corretto, è probabilmente un inganno del cervello. Ma la stessa cosa si può dire del presente. Non abbiamo accesso immediato agli avvenimenti che stanno succedendo in tutto il mondo. Noi ci fidiamo di quello che altre persone dicono, e queste catene di ‘’somministrazione’’ possono trasformarsi in una sorta di controllo da parte dell’unione di plutocrazia economica e statale. Cosicché, in realtà, siamo molto, molto vulnerabili rispetto alle persone che controllano tutto quello che impariamo sul passato ed il presente, perché abbiamo pochi mezzi per verificarlo in forma indipendente.
Ora pensa: Da dove tiri fuori le tue idee sul passato? Cosa pensiamo di quell’ epoca? Da dove vengono queste immagini? Pensiamo, per esempio, al "Far West". La maggioranza delle nostre idee di quel periodo provengono dai film. In realtà, la maggioranza delle cose che pensiamo sono "marchi registrati" del "Selvaggio Ovest", tutto rigorosamente inventato alla gente dal cinema, ovviamente, non ha nulla a che vedere con le abitudini e gli avvenimenti di quel periodo. Ogni tipo di dettaglio, come il cappello dei cowboy, ci ha dato l'immagine del "Selvaggio Ovest" come un posto selvaggio e violento. Ovviamente, questa immagine serve come strumento dalla classe dominante di associare libertà e l'anarchia con la violenza. Un altro strumento di conoscenza circa la storia è la scolarizzazione. Molto di quello che ci viene inculcato circa la storia è una bugia, ed un mucchio di informazioni vitali per apprendere la storia semplicemente si omettono. Inoltre, l'insegnamento della storia è l'insegnamento di una linea di tempo, non l'insegnamento dei principi per il quale le cose succedono o i principi per i quali si muove la gente sulla quale attraverso supposizioni si vuole imparare. Essi non hanno nessun interesse nell'insegnamento della storia mediante l'applicazione dei principi schematici chiamati blocchi, la forma in cui sarebbe insegnata una lingua, un'arte o una scienza. Per insegnare la storia con tale principio sarebbe necessario insegnare sulla libertà e lo sfruttamento che sono temi tabù in un sistema che si basa sullo sfruttamento in ogni passo della strada della storia.
Infine, la forma di spiegare la storia mette enfasi sulle figure individuali, specialmente le figure della classe dominante, e le motivazioni individuali e personali. In realtà, la storia è dominata da azioni di persone che compongono ampi movimenti di classe ed ideologie, principi che muovono queste azioni.
Ma è una prerogativa della razza umana ricorrere a narrazioni e descrizioni, che sono più interessanti, di individui isolati coi quali possiamo identificarci. Alla fine, tutto questo creda quella visione del mondo che ho discusso già prima. Facciamo attenzione tanto agli alberi che non ci rendiamo conto che il bosco esiste. Anche questo inculca alle persone la credenza che essi non possono cambiare nulla che il cambiamento viene da qualche elemento esterno che bisogna seguire servilmente. Se la storia è fatta per le persone di potere, allora le masse impotenti, pertanto, devono partecipare al sistema e tentare di girare il timone dell'imbarcazione. Anche le credenze in un Messia o un Dio salvatore dei nostri peccati, partecipa a questo sentimento d’ impotenza. Da dove prendiamo le nostre idee sul presente? Principalmente delle notizie e dai programmi della televisione. La manipolazione dell'opinione pubblica per i mezzi di comunicazione per servire agli interessi dalla classe dominante è un tema a se stante: solo Noam Chomsky, forse è riuscito a farlo capire, l'ha trasformato in tema politico. Attraverso la semantica, la selezione e la pianificazione della bugia, la televisione ci presenta una visione del mondo che rinforza le nostre credenze nella necessità della legge e l'ordine, in un mondo che è ogni volta è migliore grazie alla politica ed il progresso tecnologico, ed assicura alle persone l’ omissione di tutti i fatti che vanno contro l'ideologia dominante. Possiamo identificare tre grandi zone di diffusione di idee: la prima è dei nostri genitori quando siamo bambini, la seconda è l'educazione, la terza è quello che c'offrono i mezzi di comunicazione, è ovvio che lo sono anche cose come le opinioni dei nostri amici, ma sono anche derivate dallo stesso schema. Di questi, l'educazione ed i mezzi di comunicazione occupano il maggiore spazio nella mente. L’ educazione per i figli ha influenza sulla nostra base culturale per ciò che riguarda credenze sulla nostra vita e quella di altri, ma normalmente non riempie il nostro spazio mentale, salvo per fissare obiettivi alla vita come essere "di successo", o sposarsi. Ora, il sistema educativo ed i mezzi di comunicazione, dipendono in larga misura dai governi e dal capitalismo quello che conosciamo come imprese pro-stato o capitalismo corporativo di stato, per ciò, evidentemente, non dice la verità sul sistema capitalista-democratico sotto il quale viviamo attualmente. Il sistema educativo, per essere una gerarchia coercitiva, certamente non può produrre individui liberi. I mezzi di comunicazione, almeno la parte che è controllata dalle grandi corporazioni e dipendenti dell'elite del potere per le fonti delle sue notizie, l'approvazione ed il finanziamento, non possono dire alla gente la verità sullo stato attuale delle nostre libertà. In realtà, si indottrina le persone a credere il contrario. Hanno fatto credere alle persone che viviamo in una società libera e senza classi, che la democrazia e le guerre si giustificano per "la libertà", che la polizia sta lì per proteggerci, che "l'economia" serve ai nostri interessi e che non può esistere senza autorità, che la coesione del gruppo è più importante dei valori e così via. Gerarchie che diventano tanto onnipresenti che non possiamo immaginare la vita senza esse. Quello che è più importante, ci dicono quali avvenimenti attuali sono importanti. Non in maniera diretta, la maggior parte del tempo la passiamo ad ascoltare gli "esperti" o"demagoghi", attraverso la selezione: 1) quello che si mostra, 2) la forma in cui si descrive e 3) quello che si omette. Come ha mostrato Chomsky, il risultato finale è la fabbricazione di consenso in relazione con qualunque politica che si metta sul tavolo, da un nuovo disegno di legge municipale ad una nuova guerra. Non possiamo parlare solo della "fabbricazione" del consenso, bensì di tutto un mondo fabbricato. Ma questa è una realtà fittizia, come abbiamo visto. Non importa come sia il sistema in cui viviamo, i limiti della percezione individuale e le conoscenze sono intrinseche. Il problema è, quanto controlliamo le fonti di questi contenuti?
Per questa ragione, noi anarchici dobbiamo essere molto diligenti nella selezione dei mezzi di comunicazione. La televisione, per esempio, è un'oligarchia di bugiardi che non hanno nessun interesse a dirci la verità e hanno molti motivi per mentirci. Perfino un individuo sospettoso può essere indottrinato vedendo televisione, poiché l'indottrinamento è spesso sottile.

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"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )