SITO ANARCOLIBERALE A CURA DI DOMENICO LETIZIA. Laboratorio per un Neo-Anarchismo Analitico che sia Liberoscambista, Volontarista, Possibilista e Panarchico con lo sguardo verso i valori del Liberalismo Classico, del Neo-mutualismo e dell'Agorismo. Un laboratorio che sperimenti forme di gestione solidali, di mercato dencentralizzato e di autogestione attraverso l'arma della non-violenza e lo sciopero fiscale, insomma: Disobbedienza Civile

banner campagna un futuro senza atomiche

The Neolibertarian Network Diventa anche tu Ambasciatore Telethon Italian Blogs for Darfur AIT - Associazione italiana transumanisti
AnarchicA
No TAV

domenica 18 aprile 2010

Ricordando Ward


La scomparsa del militante e pensatore anarchico inglese costituisce un momento di dolore per chi l’ha conosciuto, ma anche di riconoscimento e gratitudine per il contributo davvero eccezionale che Colin ha dato ad una visione moderna e realistica dell’anarchismo.
La sera dell’undici febbraio di quest’anno è morto, all’ospedale di Ipswich, Colin Ward. Una e-mail della sua insostituibile compagna, Harriet, ce lo comunicava subito con poche toccanti parole.
Colin è stato ed è, per me, tuttora un maestro, una persona che non ti rivela mai la verità, ma umilmente ti incita a cercarla dentro di te e nelle piccole quotidiane cose della vita. L’averlo conosciuto e l’averlo sentito amico mi appare ora più che mai un privilegio e il vuoto che egli lascia dentro di me, e in altri come me che l’hanno conosciuto e frequentato, è veramente grande.
Colin appartiene a una generazione ormai molto rara di anarchici che, dal dopoguerra ad oggi, hanno tenuto accesa la luce del nostro ideale e testimoniato, con la loro coerente vita, la loro scelta, nobilitando con una sensibilità e una umanità vera e profonda, l’idea anarchica stessa.
La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente nella rete (lui che usava ancora la sua vecchia macchina da scrivere!) e nella stampa di tutto il mondo e numerose e sincere sono state le testimonianze di dolore e dispiacere che sono arrivate ad Harriet e all’intera famiglia. Non solo nel milieu anarchico e libertario questa notizia ha turbato gli animi di molti di noi, ma soprattutto in una vasta area di uomini e donne che si sono incrociate, personalmente o attraverso i suoi numerosi scritti, con questa persona così umanamente sensibile e dotata di una cultura così poco ostentata ma così profonda e intelligente (solo nel 2001 riceverà un dottorato onorario in filosofia).


Da un articolo di Francesco Codello, il resto su "A Rivista Anarchica"


Colin Ward ha saputo descrivere in modo esemplare l’uso non convenzionale che gli esseri umani (a partire dai bambini) fanno del loro ambiente, delle loro città, delle loro scuole, dei loro giochi e delle loro attività, quando si liberano dall’egemonia soffocante del dominio, e come questo uso libertario ci permetta di intravedere che rapporti egualitari, solidali e liberi, esistono già e, pertanto, debbano essere incoraggiati, stimolati, creati e sviluppati per costruire fin da subito società diverse. Si badi bene, tante società sperimentali, non un’unica soluzione necessariamente totalitaria. Infatti egli ribadisce con forza che “l’alternativa anarchica è quella che propone la frammentazione e la scissione al posto della fusione, la diversità al posto dell’unità, propone insomma una massa di società e non una società di massa”.

Nessun commento:

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )