La notte di Capodanno scorso, un tizio - identificatosi come "agente della Siae" - si presentò nell'agriturismo Amarant, a Bergamasco (AL), nel bel mezzo del lavoro chiedendo carte e bolli della serata. Carmelo Miragliotta, titolare dell'azienda, poco avvezzo a farsi intimorire, prese sottobracio il "funzionario" e lo invitò a lasciare quel posto, presentandosi magari con un mandato se del caso.
Pochi giorni fa, a Miragliotta è stata recapitata una raccomandata dalla Siae con la richiesta di 660,51 euro di tassa per quella serata di festa.
Di seguito, vi proponiamo la risposta spedita da Miragliotta alla Siae, giusto per rendervi testimoni del fatto che alle intimidazioni non si deve cedere di un solo millimetro. (LF)
"Egregi signori,
con riferimento alla vostra raccomandata “diffida” pensiamo siate incorsi in errore poiché non abbiamo mai ingaggiato alcuna orchestra come sostenuto negli allegati alla vostra missiva, né tantomeno disponiamo di 100 posti come riportato in uno dei vostri fogli ed i prezzi delle consumazioni nella nostra AZIENDA sono regolarmente depositi presso l’ ATL di Alessandria ed presso il nostro Comune di residenza e sono, purtroppo per noi, ben diversi da quanto da voi sostenuto.
Desideriamo inoltre precisare che il nostro non è un locale pubblico ma un AGRITURISMO (attività accessoria e complementare a quella agricola per giustificare, ANCORA E A FATICA, la permanenza in vita di un’azienda agricola) al quale si accede o previa accettazione di prenotazione o su invito per manifestazioni organizzate. Altri non sono ammessi a meno che non si tratti di autorità munite di valida e giustificata autorizzazione di accesso a proprietà privata.
Tuttavia, per spirito di collaborazione, ( perché noi non ce ne ricordiamo né ce ne siamo accorti presi come eravamo e siamo a guadagnarci a fatica la vita e cercare di mantenere in essere un’attività oberata di balzelli e pastoie burocratiche) possiamo ipotizzare che se mai brani musicali fossero stati eseguiti potrebbe essere stato ad iniziativa individuale ed hobbistica di qualche ospite.
Infine, nel caso, come minacciate, voleste trascinarci in un tribunale per ottenere il pagamento, potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso: chiudere e trasformarci in ospiti a pranzo e cena di quei personaggi che, grazie alle sempre più numerose imposte e vessazioni a carico della gente produttiva, vivono a spese di chi svolge, ancora e nonostante tutto, un’attività".
Distinti saluti
Tratto da: Movimento Libertario
venerdì 9 aprile 2010
Carmelo Miragliotta 1, SIAE (fanculo)
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