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lunedì 14 settembre 2009

Referendum per l’indipendenza catalana


Non ha alcun valore legale, ma il referendum organizzato da una piccola località catalana è comunque una nuova sfida al governo di Madrid. Scortati dalla polizia per la presenza di una cinquantina di militanti dell’estrema destra della Falange spagnola, gli abitanti di Arenys de Munt hanno votato a maggioranza quasi assoluta a favore dell’indipendenza della Catalogna.
Un voto quantomai simbolico, organizzato nonstante il divieto pronunciato da un giudice spagnolo. In molti cittadini dicono di sentirsi catalani e niente affatto spagnoli. Il quesito sottoposto agli elettori faceva riferimento alla Catalogna, 7 milioni di abitanti, come stato sovrano, sociale e democratico integrato nell’Unione europea.
La Catalogna gode già di una certa autonomia dal 2006. Quasi il 20 percento degli abitanti sarebbero oggi a favore dell’autodeterminazione. Nel 2005 erano poco più del 13,5 percento.

http://it.euronews.net/2009/09/14/referendum-per-l-indipendenza-catalana-ma-senza-valore/

2 commenti:

Anonimo ha detto...

da un certo punto di vista, seppur indubitabilmente migliore...a cosa serve l'indipendenza della catalogna?

di questo ho fastidio, che ci accontenti della catalogna e non si favorisca la liberazione dei catalani, che seppur veno vessati, vessati rimarranno.

E ci deve rendere conto, inter-nazionalmente, che non ci si riuscirà se no si distrugge il tutto.
Alché, se accadrà caro Domenico, sarà solo e soltanto un'altra strategia del potere.

non si hanno cognizioni al riguardo; ciò è spaventevole, ma è così.

d.

Anonimo ha detto...

a cosa serve l'indipendenza della catalogna?

beh come diceva l'articolo a niente visto che il referendu,m era puramente solo da ''impressione'', ma diffondere certe cosa, far capire che la secessione è possibile, lo so sarà difficile che cambierà qualcosa, ma uno ce prova.
D. quando passi per Claustrofobia, la tua spiccata intuizione sarebbe utile a tutti i libertari ''eretici''.


domenico

"Il mio identikit politico è quello di un libertario, tollerante. Se poi anarchico l'hanno fatto diventare un termine orrendo... In realta' vuol dire solo che uno pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia, le stesse capacità" ( Fabrizio De André )