Spesso nelle discussioni libertarie vi è una grande confusione sul termine anarchia, mercato, libertà ecc.. Vi è parte fondante di ''dogmatismo ideologico'' nell'anarco-comunismo che rende impossibile molte volte il dialogo, questo è anche quello che mi dicono, spesso, gli anarco-capitalisti ( anche se, spesso, gli stessi problemi di presunzione ideologia li ritrovo anche in quell'ambiente). Alcune settimane fà a telefono con Nicosia, mi ricordava che oggi di anarco-comunisti ''fedelissimi'' ve ne sono pochi, e che quasi tutti tollerano comunque forme economiche di mercato.
Interessante, mi ha colpito insomma, questo articolo di Eugen Galasso sulla rivista Cenerentola:
http://www.cenerentola.info/archivio/numero120/articoli_n.120/att116.html#5
1)Un’economia autogestita che tolleri il mercato, senza sacralizzarlo.
Perfetto tutto ciò è libero mercato, l'autogestione nel sistema mercato è l'espressione suprema della libertà di scambio.
2) La libertà è questione fondamentale; nel lavoro e nella privacy deve essere totale.
Nulla da aggiungere.
Insomma davvero interessante come articolo, leggetelo....
domenica 31 gennaio 2010
Quando Anarchico non è fascio
venerdì 29 gennaio 2010
Veronelli politico, anarchico liberal?
Nel 1956 fonda la Veronelli Editore. Le pubblicazioni hanno subito il segno dei suoi interessi libertari, libertini, enogastronomici: “Racconti, novelle e novelline” di de Sade (che gli procurerà una denuncia e la condanna al rogo dei libri, l’ultimo rogo di libri fatto in Italia), “La proprietà è un furto” di Proudon, le poesie di Pagliarani, la rivista “Il gastronomo” e quella di filosofia “Il pensiero”, poi – interessante – per qualche anno (dal 1961 al 1964?) fu l’editore della rivista “Problemi del socialismo” diretta da Lelio Basso. Interessante e strano. Il socialismo di Lelio Basso aveva delle connotazioni libertarie, antistaliniste e consiliariste (Basso fu tra l’altro curatore delle traduzioni italiane degli scritti di Rosa Luxemburg) ma era fortemente marxista. Nel panorama politico pre ’68 – quindi prima dell’avvento di quella che verrà definita sinistra extraparlamentare – Basso si colloca idealmente a sinistra del PCI. Veronelli, nelle nostre chiacchiere, ha sempre avuto in stizza comunismo e marxismo.
Queste dichiarazioni erano origine di amichevoli baruffe (altre erano originate dalle sue proposte di partecipazione elettorale libertaria, dalla sua visione romantica della figura del contadino, dove i latifondisti non si distinguevano dai braccianti, dalla proposta delle de.co.). ......
(parte di articolo il resto qui: http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/ )
mercoledì 27 gennaio 2010
sabato 23 gennaio 2010
Oggi Marx sarebbe libertario
Oggi Marx non potrebbe che essere libertario e dire: Contrordine lavoratori! Il nemico è lo Stato!
Interessante lettura: http://www.neolib.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=365:oggi-marx-sarebbe-libertario&catid=8:contro-le-tasse&Itemid=7
giovedì 21 gennaio 2010
Per una grande manifestazione di tutti gli anarchici nel 2010
Iscrivetivi al gruppo e diffondete il verbo. In seguito, a maggioranza, si deciderà la data ed il luogo della suddetta.
PS si prega a tutti gli interessati di diffondere questo gruppo sul web in tutti i modi possibili, specie linkando lo stesso a compagni, conoscenti ed in particolar modo agli altri gruppi di matrice libertaria. Solo con il passaparola si possono portare migliaia di persone in piazza, per una manifestazione unica... che possa divenire magari il preludio ad altre.
Aderite: http://www.facebook.com/group.php?gid=395317665330&ref=mf#/group.php?v=info&ref=mf&gid=395317665330
mercoledì 20 gennaio 2010
Intervento di Domenico Letizia alla Manifestazione Antirazzista a Caserta
Intervento al minuto: 13.40
domenica 17 gennaio 2010
Alle radici del pensiero politico degli IWW
Trovare un etichetta o una cornice teorica, un collocamento ideologico all’Organizzazione sembrava essere preoccupazione più degli intellettuali che dei militanti dell’IWW. Si è più volte collocato in alcuni “ ismi ” il pensiero degli IWW, però sempre secondo una logica un metodo ideologico europeo. Questa Organizzazione è stata definita composta da sindacalisti puri, anarco-comunisti, socialisti eretici, rivoluzionari, sindacalisti marxisti, ecc… Lo sbaglio è stato (per molti fattori continua ancor oggi ad essere) proprio quello di leggere questa organizzazione secondo logiche e metodi europei che non appartenevano all’individualismo e al libertarismo liberal- radicale ( per intenderci quello dei padri fondatori) tipicamente americano. Una lettura ‘americanista’ tipicamente schierata nel quadro ideologico di quel pensiero individualista dell’Organizzazione sembra molto più appropriata: la sovranità e la libertà dell’individuo, stato e governo visti come un male da combattere e da contenere, perché sempre pronti a schierarsi dalla parte dei forti di chi poteva portare e garantire voti in cambio di aiuto pubblico economico, l’isolazionismo di Washington a non lasciarsi coinvolgere in questioni riguardanti altri paesi, crearsi una nazione nuova e cercare sempre attraverso esperimenti sociali forme alternative ad istituzioni imposte e preconfezionate, lo stesso internazionalismo operaio che in europa veniva teorizzato in America era una realtà, era nell’essenza stessa del mito della frontiera, della libertà, nella libera migrazione che trovava la sua affermazione, era un dato di fatto, la libertà di parola, stampa, culto, associazione, insomma tutta la retorica liberale. Ben analizzando queste idee è logico trovare un più sensato collocamento nel pragmatismo libertario, radical liberale dell’America delle origini. Il pensiero degli IWW trova origine proprio nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti e nella Rivoluzione del 1776 che in ogni e qualsivoglia etichetta europea. Importante sarebbe analizzare l’influsso di idee dal carattere europeo sul movimento tipicamente americano.
Domenico Letizia
Titolo: ‘Alle radici del pensiero politico degli IWW’
Mese: Gennaio
Anno: 2010
venerdì 15 gennaio 2010
Quel che resta dell'anarchia
«A Gaetano Bresci, gli anarchici», c'è scritto sul monumento, un blocco di marmo bianco circondato da cinque panche, un «non finito» su cui è difficile immaginare le ali progettate dallo scultore Carlo Sergio Signori....
Già, il sì al monumento di sedici consiglieri comunali, socialisti, comunisti, repubblicani e un dc aveva fatto rumore. Ma «perché prendersela con quei sentimentaloni di Carrara?», aveva osservato Alessandro Galante Garrone su «La Stampa». Il monumento era stato voluto e forse pagato da Ugo Mazzucchelli, anarchico per vocazione, come chissà quanti, in città, sui monti delle cave di marmo e sulla costa. E partigiano. Nel dopoguerra fondò le coop dei partigiani «da cui tenne sempre fuori i comunisti», dice il figlio Alfredo, 66 anni, commerciante di marmi, lui pure anarchico ma, precisa, un po' sui generis: «II fatto è che oggi non c'è nessuno che possa dirsi anarchico o dire che cosa sia l'anarchia. Oggi l'anarchismo è assente dalla realtà sociale perché non ha più strumenti per confrontarsi. Ma, si deve aggiungere, o lo fa, o rimane ai margini della storia. Ecco, io sono tollerato dai compagni, e anche visto con sospetto».
Tutto l'articolo qui: http://www.radicali.it/view.php?id=79319
lunedì 11 gennaio 2010
Fabrizio De Andrè, una strada a Maddaloni
L'associazione che ha come presidente Domenico De Lucia, ha come suo obiettivo la diffusione di tematiche culturali, iniziative teatrali e attraverso il volontariato la gestione e la valorizzazione delle opere storico-archeologiche presenti nel territorio casertano e campano. Tra le varie iniziative proposte nel 2010 vi è quella di chiedere al comune di Maddaloni attraverso una richiesta presentata oggi: 11 Gennaio 2010 ( anniversario della morte di De Andrè) una strada dedicata al famoso cantautore, la domanda è accompagnata da 93 firme dei cittadini Maddalonesi. L'idea nata dallo studente Domenico Letizia, vice presidente dell' Associazione, ha trovato subito un ottimo riscontro da parte della popolazione di Maddaloni, soprattutto studenti, particolari ringraziamenti vanno alla famiglia D'Addiego che attraverso il giovane Antonio D'Addiego si è resa protagonista nel diffondere l'iniziativa e nel raccogliere adesioni, ringraziamenti vanno anche alla studentessa Rossella Espugnato Di Chiara allo studente Francesco Renga a Michele Letizia, Davide Letizia , Josef Ferraro e Giovanni De Simini. L'associazione che oggi ha consegnato la domanda spera che l'amministrazione comunale accetti la richiesta, perché anche Maddaloni possa con un piccolo gesto ricordare un grande cantautore che con le sue canzoni ha fatto e continua a far sognare tutti.
http://www.casertanews.it/public/articoli/201001/art_20100111074744.htm
http://www.caserta24ore.it/11012010/fabrizio-de-andre-una-strada-a-maddaloni/
http://www.pupia.tv/maddaloni/musica-spettacolo/276/fabrizio-andr-e-strada-maddaloni.html
giovedì 7 gennaio 2010
Wikipedia censura il Movimento Libertario!
Wikipedia censura il Movimento Libertario. Questo è quello che sta accadendo in queste ora su Wikipedia Italia, mi rivolgo non solo ai libertari ma a tutti gli amanti della libera informazione, inviate proteste e pubblicizzate lo schifo!!!
Tutta la vicenda qui: http://www.movimentolibertario.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3696:wikipedia-censura-il-movimento-librtario-&catid=1:latest-news
La risposta di Corvaglia
La risposta di Corvaglia al mio articolo: http://www.movimentolibertario.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3578:aprire-alla-sinistra-libertaria&catid=1:latest-news#yvComment3578 )
Ho visto l'intervento di Domenico, ed ho pensato,dopo una fugace (fugacissima) scorsa al dibattito, di affiancare il buon Domenico nella sua provocazione, perché mi sembra che ci sia una confusione dei piani del discorso. Guardare a sinistra non vuol dire affiancarsi agli statalisti. Fu Rothbard in persona e cravattino che, rifacendosi agli schemi destra-sinistra originari, cioè quelli della rivoluzione francese, affermò di ritenersi addirittura di "estrema sinistra". Tale affermazione fece, non solo chiacchierando col comune amico Riccardo La Conca che me lo confidava qualche anno fa (solo due gradi di separazione fra me e Rothbard?..wow!),ma perfino scrivendolo a chiarissime lettere in "Left and Right: the Prospects for Liberty", un saggio contenuto in "Egalitarianism as a Revolt Against Nature and other essays". Se nel primo caso poteva essere alticcio, nel secondo credo che Murray fosse cosciente di ciò che diceva. In quel saggio Rothbard affermava che il conservatorismo,cioè la destra, è il nemico e l'antitesi diametrale del libertarismo. Mica solo questo. Diceva anche che il socialismo ("a confused, centrist movement") è il centro, perché mescola lo statalismo della destra con istanze di liberazione "sinistre"; pertanto, se sinistra vuol dire emancipazione,lotta al potere ed alle autorità, il libertarismo,opposto allo statalismo dell’ancien regime, è la sinistra. Questo diceva il fondatore del "paleolibertarismo". Che poi la sinistra abbia abbracciato lo statalismo è solo indice della sua degradazione. Inoltre, il libertarismo è, secondo il Rothbard di Left and Right, un movimento radicale, estremista che ha riportato nell'area liberale (latu sensu) il testimone del radicalismo. Secondo Rothbard, infatti, il radicalismo, nel senso di opposizione imperterrita all'autorità e al potere, era stato abbandonato dal liberalismo, in seguito alla sua corruzione da parte della filosofia utilitarista, e sequestrato impropriamente da parte del socialismo, che si era impropriamente - e ripeto impropriamente - posto come sinistra. Ora, pur non condividendo completamente il discorso rothbardiano sull'utilitarismo, concordo in toto sulla carica radicale dell'idea libertaria, un'idea che non può vedersi limitata all'asfittica, per quanto sacrosanta, lotta antifiscale. Così finisce per atrofizzarsi e rischia di rivolgersi contro se stessa, come la sinistra.
lunedì 4 gennaio 2010
Giustizia per Franco Mastrogiovanni.
Ciò che mi ha colpito moltissimo in questa vicenda è la stampa, su internet tutto è iniziato a circolare da subito, sulla carta stampata, solo pochi stralci di notizie o meglio quasi nulla. Ecco perché chiedo a tutti, soprattutto a noi Campani di aderire al Comitato Verità e Giustizia per Franco.
* http://www.perlagrandenapoli.org/?p=1358
*http://www.lucacoscioni.it/comunicato/la-coscioni-caserta-chiede-verita-mastrogiovanni
*http://radicalweb.org/2009/12/la-coscioni-caserta-chiede-verita-per-francesco-mastrogiovanni/
*http://forum.politicainrete.net/politica-nazionale/39130-verita-per-francesco-mastrogiovanni.html