Gli agoristi puntano ad un'economia post-statale imprenditoriale che sostituisce quello che Marx chiamava il proletariato - un imprenditoria, in termini agoristi - che guarda all'economia, come contro-economía e attraverso di essa alla rivoluzione.
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Gli agoristi non partecipano al sistema politico elettorale esistente. Nella maggior parte delle volte e nel pieno della libertà non votano, non sono contribuenti, non ubbidiscono. Contrariamente all'opinione degli statalisti che guardano alla disobbedienza fiscale come una perdita, gli agoristi la vedono come un guadagno, come un benefico. Sono più orientati a guadagnare.
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La posizione statalista è negativa; la posizione agorista è positiva. Lo stato trova spesso soddisfazione a causare deliberatamente un conflitto di parole in un ''attacco'' ai socialisti. L'agorista che è considerato quasi un socialista per alcuni anarcocapitalisti, cerca di comprendere e pensare su queli basi il socialista pensa e sviluppa le sue idee. L'agorista, a partire da questa comprensione, cerca l'aiuto dei socialisti nel compimento degli obiettivi condivisi. Lo stato tenta di scavare un burrone tra la sinistra ed i movimenti politici libertarians. L'agorista tenta di farci un ponte. Lo statalista è un pensatore orientato alla perdita. L'agorista è un pensatore orientato al guadagno.
Da:http://agorista.wordpress.com/2008/01/09/ganancia-y-perdida/
domenica 14 dicembre 2008
Agorismo e Visioni
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1 commento:
Ciao Domenico, vado a leggere il link che hai riportato sotto. Buona settimana.
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