La caratteristica di questo genocidio è stata finora il silenzio: al silenzio degli assassini si è aggiunto quello degli Stati, delle vittime, delle diplomazie e delle coscienze degli uomini.
I pochi Armeni che sono riusciti a fuggire al massacro si sono rifugiati in tutti i paesi del mondo, si sono messi a lavorare, hanno rispettato le leggi dei paesi che li hanno ospitati e hanno costruito famiglie. Non hanno parlato delle terre che hanno dovuto abbandonare per sopravvivere: è come se avessero cercato di dimenticare per trovare la pace in una nuova vita. Ma il ricordo delle case abbandonate, dei genitori, dei fratelli, degli amici e degli amori massacrati non si può spegnere; questo peso si può sopportare in silenzio, ma il ricordo si trasmette dai padri ai figli e con il tempo il silenzio diventa insopportabile.
In questi giorni, ho scritto un libretto intitolato “24 Aprile. Non lasciamoli soli”. L’ho scritto per ricordare la data del 24 Aprile e per descrivere come è avvenuto anni fa il riconoscimento del genocidio da parte della Camera dei Deputati. Continuando a sperare che lo straordinario esempio della Francia sia seguito dai Parlamenti di tutti i paesi membri dell’UE.
Spero troviate interessanti le pagine che le allego e , in questo caso, le sarò molto grato se troverà il tempo per “girare” questo testo a quante più persone possibile.
Con la più viva cordialità
Giancarlo Pagliarini
(lettera inviata al Movimento Libertario)
lunedì 26 aprile 2010
Il genocidio dimenticato, quello Armeno
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7 commenti:
So awful!
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It's barbaric!!!
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Great post
origilnal !!!
Good work! Thanks!
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